Elisa
14 Maggio 2018
In data 15/9 ho inoltrato a telecom la richiesta dell'upgrade della linea adsl passando a fibra ottica. L'offerta che mi è stata proposta e riportata sulla lettera di benvenuto attraverso la quale ho comunicato l'iban per effettuare la domiciliazione bancaria, riportava 29,90€ ogni 4 settimane. In buona fede quindi ho trasmesso tutti i miei dati ad aderito a tale offerta. Nel corso dei mesi la fatturazione è avvenuta regolarmente, ma riportando la cifra erronea di 39,90€ ogni 4 settimane. Purtroppo le fatture elettroniche erano inviate ad un account mail che non uso e pertanto non mi sono accorta immediatamente di tale difformità, proprio perché attraverso il rid l'addebito era automatico. Lo scorso mese facendo l'accesso sul mio c/c per controllarne le spese, ho notato questa incongruenza e l'ho confrontata con l'offerta che telecom aveva riportato sulla lettera di benvenuto (di cui ho ancora copia digitale proveniente dal loro indirizzo mail).
Ho prontamente contattato telecom al loro servizio clienti telefonico, aprendo un'apposita pratica di segnalazione e sicura che una volta segnalato il disservizio avrebbero emesso una nota di credito, oppure mi avrebbero stornato dalle future bollette la differenza in eccesso. Nonostante ben due segnalazioni, telecom si appella al silenzio assenso; ovvero sostengono che loro è vero che mi hanno addebitato la suddetta cifra maggiorata, ma avrei dovuto segnalarlo prontamente, quindi adesso per tutta la durata del vincolo contrattuale sono costretta a pagare 10€ in più al mese a seguito di questo "silenzio assenso".
Tutta questa faccenda mi sembra assurda e trovo la pratica ingannevole e poco chiara.
A questo punto come mi dovrei comportare? posso esercitare il recesso in virtù dell'inadempienza della controparte?
Rimango in attesa di un Vostro gentile riscontro.
Cordiali saluti
