Reclamo N° 84705
Antonio
05 Febbraio 2018
Mi sto interessando del problema di una coppia di anziani miei vicini di casa, clienti TIM che utilizzano solo fonia.
Nel mese di luglio 2017 i signori vengono contattati telefonicamente da un operatore TIM, il quale propone l’invio di uno smart modem.
Loro, entrati in stato confusionale, credono trattarsi di un nuovo apparecchio telefonico e dietro insistenza dell’operatore, il quale fa anche intendere che sia un omaggio, accettano la proposta.
Dopo alcuni giorni, i signori ricevono il modem e, credendolo sempre un apparecchio telefonico, lo tengono da parte, in attesa che qualche conoscente lo mettesse in funzione.
Nel frattempo, i signori ricevono anche la fattura del canone, che comprende anche l’addebito di € 112,00 del modem.
A questo punto, intuiscono che trattasi di oggetto diverso da un apparecchio telefonico, e chiedono al sottoscritto di verificare la fattura e l’oggetto ricevuto.
Quando spiego loro che si tratta di un modem per trasmissione dati, restano molto confusi non riuscendo a concepire cosa farne dell’oggetto concettualmente fuori dalla loro portata.
Ho chiamato il 187 TIM, e, dopo aver descritto il problema, mi viene comunicata la procedura per restituire il modem al mittente, accompagnandolo dalla comunicazione di recesso.
Ai primi di dicembre 2017 il modem viene rispedito con le suddette modalità, e TIM conferma la ricezione del reclamo.
Alcuni giorni fa i signori miei vicini ricevono una telefonata da TIM in cui viene loro comunicato che il loro reclamo è stato respinto e, pertanto, sono obbligati al pagamento della fattura contestata, in quanto, il modem era stato da loro accettato.
Ho preso a cuore il problema, perché quanto accaduto lo ritengo la solita truffa a carico di persone anziane.
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