Reclamo N° 90331

Alexandru
12 Marzo 2018
Nel mese di luglio 2017 ho chiesto il recesso del contratto tramite raccomandata a.r. consegnata il 11/07/2017. Circa un mese dopo si è presentato il tecnico TIM che ha provveduto al distacco della linea telefonica. Negli stessi giorni, sono stato contattato da un operatore TIM che mi ha chiesto le ragioni del recesso, proponendomi anche delle offerte, da me prontamente rifiutate. A questo punto, sono stato informato che mi arriverà una singola fattura di € 35,18, relativa alla cessazione della linea telefonica, e che le future fatture relative al costo dell’abbonamento avrebbero dovuto essere ignorate. Dato che ancora nel mese di ottobre continuavo a ricevere fatture (tutte di €94,75), ho contattato il servizio clienti TIM per chiedere spiegazioni. Sono stato informato, con tono scortese, che la linea telefonica risulta ancora attiva. Inoltre sono stato incitato a provvedere al pagamento di tutte le fatture finora emesse (operatore CA822). Per sollecitare la presa in considerazione della richiesta di recesso originaria, ho inviato una seconda raccomandata a.r., consegnata il giorno 03/11/2017, in cui chiedo l’immediata messa in atto della richiesta di recesso originaria e l’annullamento di tutte le fatture successive, in quanto non legittime. Ho ricevuto una risposta scritta, datata il 20/12/2017 (N.Prot. C18968650) in cui si afferma: “a seguito della tua segnalazione pervenuta il 20/11/2017 ti confermiamo di aver già riscontrato la fondatezza di quanto da te evidenziato il 22/11/2017”. Pensando che la questione fosse risolta, sono rimasto in attesa della fattura di chiusura, ma verso metà gennaio 2018, ho ricevuto un’intimazione da parte di TIM (datata 19/12/2017) in cui si richiede pagamento di una nuova fattura di euro 70,45 relativa ai mesi di settembre e novembre. Negli stessi giorni, ho ricevuto anche una notifica (datata il 21/12/2017) di un’agenzia di recupero crediti (Euro Service) che chiede il pagamento dello stesso importo. Come se non bastasse, verso la fine del mese ho ricevuto un’altra fattura di €99,27, riferita sempre al periodo settembre/ottobre 2017 in cui viene aggiunto anche il costo della disattivazione del servizio. Date le numerose fatture ingiustificate e riferite allo stesso periodo di tempo, ho inviato una terza raccomandata a.r. (consegnata il 29/01/2017) dove ho nuovamente incitato il rispetto della richiesta originaria di recesso, l’annullamento delle fatture successive al distacco della linea, e la chiara e trasparente risoluzione della questione. Non sono stato ricontattato da TIM. Visto che la compagnia non ha rispettato una richiesta scritta di recesso contrattuale, e per di più ha continuato a richiedere pagamenti del tutto ingiustificati, avvalendosi anche di agenzie di recupero crediti, vorrei chiedere gentilmente il supporto agli esperti del settore, in modo da risolvere la questione in modo semplice e trasparente. Grazie.
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