Reclamo N° 81460

Piero
18 Gennaio 2018
Scrivo per conto di mia moglie, nipote ed erede di un abbonato TELECOM deceduto. Il 3 maggio 2017 è stata chiesta la cessazione della fornitura, precisando che la stessa viene chiesta in seguito al decesso del titolare, con raccomanda ricevuta di ritorno riscontrata da TELECOM il giorno 8/5/17. Ci si aspettava pertanto la fattura di fine contratto, con il pagamento delle relative ultime competenze. Invece nei mesi successivi sono arrivate nuove fatture, e anche solleciti di pagamento. Si è stato piu’ volte telefonato al 187 per chiedere spiegazioni della mancata cessazione. Tutti gli operatori con i quali si è interloquito nella varie telefonate, hanno rassicurato che la raccomandata di cessazione era stata riscontrata da TELECOM il 8/5/17, ma non era stata “lavorata”; hanno pertanto chiarito che non si dovevano pagare le fatture perché avrebbero “aperto reclamo” oppure “inviato mail al servizio commerciale”, e la criticità sarebbe stata sanata. Pensiamo di aver telefonato almeno 4 volte al numero 187, nel periodo da Giugno a Novembre 2017. Per alcune non abbiamo appuntato la data nè l’ operatore che ha risposto; per due telefonate abbiamo registrato i seguenti dati : telefonata del 18/10/2017 risponde operatore CB2321; telefonata del 23/11/17 risponde operatore AE033; ancora in quest’ultima telefonata l’operatore sostiene che la fornitura è stata cessata il 2/11/17 e non si deve tenere conto del sollecito di pagamento di 4 (quattro) fatture arrivato pochi giorni prima poiché la raccomandata di cessazione è pervenuta il 8/5/17 e quindi a TELECOM dovrà essere corrisposta la sola fattura di cessazione che invierà. Niente di tutto questo, addirittura il 15/01/2017 riceviamo comunicazione della ditta EURO SERVICE che per conto di TELECOM provvederà al recupero giudiziale del credito se non pagheremo l’importo relativo a 5 (cinque) fatture, tutte successive alla data di richiesta di cessazione, per un periodo in cui chiaramente il telefono non è mai stato utilizzato. Ad onore di Euro Service, dobbiamo dire che nella lettera hanno indicato recapiti cui rivolgersi, tra cui un indirizzo di posta elettronica che abbiamo prontamente usato per chiedere chiarimenti. Da loro abbiamo appreso che TELECOM non aveva cessato la fornitura, perché erano presenti importi non pagati relativi ad indennità di ritardato pagamento delle fatture di Dicembre 16 , Gennaio e Febbraio 17, per un importo complessivo di circa 4 euro. E lo dobbiamo sapere da Euro Service? E le informazioni fornite da 187 che valore hanno?. Perché TELECOM non ha inserito questi importi nella fattura di cessazione che avremmo dovuto ricevere a Maggio, invece di mantenere un contratto e una fornitura attive, pur avendo il cliente manifestato nei modi corretti la volontà di cessare questo contratto? Ieri abbiamo inviato raccomandata di contestazione a TELECOM, (che ancora non ha sicuramente ricevuto la missiva), per conoscenza a Euroservice e allo sportello consumatori dell’Umbria, chiedendo di: Annullare le seguenti fatture emesse dopo la data di cessazione Emettere fattura di cessazione con data 08/05/2017, comprensiva degli importi di disattivazione, delle indennità di ritardato pagamento delle fatture di Dicembre 16, Gennaio e Febbraio 2017 e qualunque altro importo ascrivibile alla fornitura fino alla data del 08/05/2017. Revocare l’incarico per il recupero del credito ingiustamente richiesto, alla ditta EURO SERVICE Voi pensate sia corretto il modo di operare di Telecom ? Se non lo è, come io penso, dovremo mettere in campo altre azioni per evitare un pagamento che riteniamo ingiusto? Grazie
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