Reclamo N° 114371
Angelo
22 Agosto 2018
Sono un cliente TIM e in data 20/07/2018 viene attivato sulla mia linea, a mia insaputa, un servizio a contenuto PRIMAVISIONE (MPAY1 JET MULTIMEDIA) che preleva dal mio credito 5€ con attivazione alle 5:30 del mattino. Due giorni dopo (22/07/2018), viene attivato un ulteriore servizio MPAY1 BEENGO GO CONTENT che preleva, sempre a mia insaputa, altri 5€ dal mio credito. Nella successiva settimana vengono prelevati tacitamente tali importi:
-27/07/2018, 2€
-28/07/2018, 2€
-28/07/2018, 1€
(Gli operatori TIM non hanno saputo dirmi se questi ultimi 3 importi siano da ricollegare agli stessi servizi sopracitati oppure se siano altri servizi a contenuto)
Per un totale, quindi, di 15€.
Il 20/09/2018 ricevo un sms che mi "ricorda" che PRIMAVISIONE è attivo sulla mia linea e che avrei dovuto chiamare il numero 800442299 o visitare il sito selfcare.mobilepayit per info e disattivazione. Quindi, leggendo il messaggio, mi collego immediatamente al sito TIM e scopro l'esistenza di questi servizi attivi sulla mia linea, provvedendo a disattivarli.
Nella stessa giornata (20/08/2018) contatto TIM per richiedere il rimborso ma mi viene negato dato che questo può essere eseguito solo se si chiama entro 12 giorni dall'attivazione di questi servizi-truffa. Tuttavia, l'operatore ha la "premura" di attivare il blocco di questi servizi a contenuto che NON viene attivato di default nonostante queste truffe vengano denunciate dal 2016 su siti quali ALTROCONSUMO (nulla toglie che ci possano essere casi uguali al mio in un periodo precedente al 2015 non pubblicati su internet).
Chiamo un secondo operatore che mi ribadisce ciò che ha detto il primo; scrivo al team Twitter che dopo 48 mi ripete ciò che mi hanno detto i primi due; infine chiamo per la terza volta e il terzo operatore mi ripete ancora una volta ciò che mi è stato detto dai suoi colleghi, ma aggiungendo che TIM già fa un favore ai suoi clienti nel rimborsare i soldi sottratti da questi servizi entro 12 giorni dall’attivazione, dato che non si tratta di servizi TIM (e ancora una volta mi chiedo: se TIM paga di tasca propria tali rimborsi, perche non attiva di default il blocco dei servizi-truffa?) e, ancora, mi suggerisce di denunciare il fatto alla polizia postale.
Rifletto, così, sul fatto di denunciare alla polizia postale le società che erogano questi servizi e chiamo un quarto operatore TIM per capire chi denunciare, ma quest'ultimo mi risponde che non ha più informazioni su tali servizi perché gli stessi sono stati disattivati e perché, inoltre, è stato attivato il blocco.
Ritengo quindi che TIM mi debba rimborsare i soldi sottratti indebitamente dal mio credito, visto che non ha posto in atto meccanismi di tutela dei consumatori contro truffe note da anni.
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