Reclamo N° 84026
Eleonora
01 Febbraio 2018
Sono una ex giornalista di Repubblica, oggi in pensione.
Da anni ho un contratto con la Telecom, Internet senza limiti, che prevede accesso illimitato alla rete e telefonate con solo costo di 13 centesimi alla risposta. Preciso che abbiamo mantenuto il contratto di linea fissa esclusivamente per l'ads (impossibile rivolgerci ad altri gestori nazionali che non hanno copertura per la zona), indispensabile per Internet a cui siamo collegati molte ore al giorno. Per il telefono, utilizziamo abitualmente i cellulari (gestore Wind) per cui abbiamo contratti con canone mensile e 500 minuti di conversazione gratuiti che coprono ampiamente le nostre esigenze.
Da tempo sulla bolletta Telecom comparivano importi per pochi centesimi di telefonate che non ci risultava di aver fatto. Poiché ci era giunta notizia di truffe perpetrate anche sulle linee telefoniche fisse, abbiamo deciso di considerare il nostro apparecchio come oggetto in disuso e non lo abbiamo più utlizzato né per chiamare né per rispondere.
Nella bolletta con scadenza 27 novembre, con grande sorpresa, ci siamo visti recapitare una fattura di 163,03 euro contro i circa 80 dovuti per contratto. Ho immediatamente chiamato il 187. Mi ha risposto una gentile signorina dalla Romania che mi ha detto che avrebbe lei stessa provveduto a inoltrare un reclamo e me ne avrebbe fatto sapere l'esito quanto prima. La mattina seguente mi ha telefonato sul cellulare un gentile signore con accento straniero, credo anche lui romeno, che mi ha comunicato che alla verifica si era accertato un errore. Che fare? "Lei paghi la bolletta, l'importo le verrà scalato nella prossima fattura".
La "prossima fattura" è arrivata ieri e, sorpresa, non solo non vede scalato un centesimo, ma mi attribuisce la bellezza di 1843 telefonate, oltre 21 ore di conversazioni mai effettuate, per un importo pari a 387 euro.
Ho telefonato nuovamente al 187 e mi ha risposto una gentile signorina dalla Romania, che mi ha comunicato: "Siccome alla nostra amministrazione risulta che le telefonate siano state effettuate, lei deve pagare" e, alle mie rimostranze, ha attaccato il ricevitore. Ho richiamato e, finalmente, mi ha risposto una operatrioce italiana.
Mi ha consigliato di presentare un reclamo scritto in cui dichiaro:
* di non riconoscere le chiamate in quanto mai effettuate dalla mia utenza 0141.202173
* di esigere l'elenco delle chiamate in chiaro in modo da poter capire a chi sono dirette
* di bloccare la fattura !/2018 relativa al periodo 14 ottobre-8 dicembre 2017
* di esigere una risposta immediata ed emissione di una nuova fattura, entro il 22 gennaio, data di scadenza della bolletta
* di avere chiarimenti anche in merito alla bolletta precedente che, secondo il 187, doveva essere pagata comunque e sarebbe stata rimborsata.
* di fornire un numero di telefono ove essere contattata. * di non chiamare il numero 0141.202173 perchè da tempo non rispondiamo più
Mi sono rivolta a un avvocato per inoltrare reclamo. Al reclamo è corrisposta una lettera ultimativa che richiede il pagamento entro 13 giorni, non fornisce chiarimenti e tanto meno la distinta delle chiamate in chiaro.
Poiché ho la certezza matematica che nessuno ha effettuato telefonate (in casa siamo solo in due, adulti) al di là del danno economico, ritengo questo comportamento un vero e proprio sopruso.
Nel frattempo, ho avviato le pratiche per l'attivazione di un servizio di telefonia con una compagnia piemontese, la Elsynet
Grazie se potrete occuparvi del caso
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