Alessandro
31 Maggio 2018
Sottoscrivo regolare contratto cartaceo (scritto e controfirmato da me attraverso corriere) con TIM in agosto 2016 per cosiddetta offerta TIM SMART comprendente un utenza telefonica fissa e una SIM per cellulare a mio nome. Alla data di gennaio 2018 invio raccomandata con ricevuta di ritorno per recessione del contratto. L'azienda mi chiede oltre ai costi di recessione previsti anche di pagare loro il modem in comodato d'uso, circostanza non scritta da nessuna parte nel contratto firmato dalle parti quest'ultima. Inoltre l'azienda vanta una richiesta economica sul suddetto modem a dir poco esorbitante cioè pari a euro 250,00 circa, quando il suo reale valore di mercato a detto della casa che lo produce non supera i 50 euro. Io mi sono offerto di rispedire loro a mie spese il modem (di cui non sono proprietario ma pagavo una piccola quota per il comodato d'uso nella bolletta). Chiedo se l'azienda può vantare una così esosa richiesta tra l'altro non prevista da nessuna parte nel contratto firmato dalle parti a inizio rapporto. Su richiesta posso allegare contratto. Attendo una cortese risposta è ringrazio per attenzione. Alessandro
