Reclamo N° 90080
Fabrizio
10 Marzo 2018
Ad agosto del 2016 ho contattato il call center della Vodafone per la chiusura del contratto relativa alla mia utenza fissa (ho anche inviato il modulo di disdetta) in quanto mi accingevo a trascorrere un periodo di 11 mesi all'estero. L'operatore del call center avendo capito che sarei rientrato in Italia dopo 11 mesi mi ha suggerito di procedere alla sospensione del servizio e della relativa fatturazione per poi riattivarlo al mio rientro in Italia.
Infatti, da agosto 2016 il servizio e' stato sospeso ed anche la fatturazione.
Ad aprile 2017 riparte la fatturazione relativa al periodo febbraio-marzo 2017. Essendo negli Stati Uniti d'America ho contattato il call center della Vodafone (A PAGAMENTO) e dopo tre tentativi per complessivi 45 minuti al telefono, dirottato dalla Croazia all'Italia cadeva la linea.
Successivamente sono state emesse le fatture per i periodi successivi. Al mio rientro in Italia (luglio 2017) ho contattato il call center Vodafone per la riattivazione del servizio e mi hanno risposto che per riattivare il servizio dovevo procedere al pagamento delle fatture scadute. Ho risposto che non avevo nessuna intenzione di pagare un servizio che non ho mai chiesto e che non ho mai utilizzato. Ho fatto presente che se questa per loro era l'unica strada percorribile avrei immediatamente cambiato operatore. La risposta: grazie per aver chiamato Vodafone. Il giorno successivo ho migrato il numero ed il servizio su altro operatore. Da Agosto 2017 sono iniziate lettere e telefonate della societa' PARR Credit incaricata dalla Vodafone di recuperare il credito. Ho riportato le motivazioni del mancato pagamento via pec e dopo 2 invii hanno smesso. Ora a Marzo 2018 inizia di nuovo a scrivermi la Gestione Rischi Srl invitandomi a pagare pena l'avvio della fase giudiziale.
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