Reclamo N° 122849
Giovanni
04 Ottobre 2018
Nello specificare la tipologia di problema ho inserito la voce "Altro" perché in realtà ne sarebbe più di uno compreso in quell'elenco e in questo ordine:
"Attivazione servizi (prodotti) non richiesti"
che ha generato questioni di
"recesso (cambio piano) anticipato/penali"
che mi hanno portato a subire
"disservizio/distacco"
Espongo reclamo per il contratto intestato alla partita IVA.
Stipulato nel primo semestre del 2016, già devo constatare il primo abuso da parte dell'azienda per
tramite di un commerciale che ad oggi non sono più riuscito a rintracciare. In sede di stipula,
specifico chiaramente i servizi che richiedo e mi viene proposto più di una volta l'inserimento di un
terminale (cellulare marchio Vodafone) al costo, a detta dell'insistente commerciale "simbolico" di
€ 1,00 mensili. Io, non avendone necessità, non accetto la proposta TANTO CHE SULLA COPIA
RILASCIATAMI IN QUELLA SEDE NON È SPECIFICATO L'ACQUISTO DEL CELLULARE.
Il giorno dopo vengo contattato dal commerciale che mi notifica l'avvenuto inoltro della pratica che
avrebbe poi attivato la linea ed aggiunge che si era permesso di inserire comunque il cellulare
perché essendo un costo simbolico era da prendere quasi come un favore dell'agenzia proponente.
Io perplesso ma nella fretta di attivare l'utenza per iniziare a svolgere la mia attività lavorativa (che
sarebbe quella di permettere alla mia famiglia di mangiare non togliendo il pane ad altri, pratica
invece lontana dalle modalità del suddetto commerciale) non mostro particolare obiezione se non il
ribadire che comunque non lo avrei utilizzato perché non mi serviva.
La linea viene attivata e tutto procede per circa un anno e mezzo; un periodo di tempo nel quale i
pagamenti sono sempre precisi (per l'addebito diretto su conto corrente) a differenza del servizio
che più volte si è manifestato lacunoso rendendomi non pochi disagi essendo l'attività uno sportello
telematico strettamente dipendente dalla connessione internet. Segnalati i disservizi più volte, ho
ricevuto solo in un caso un rimborso, QUESTO CERTAMENTE SIMBOLICO, in quanto il disagio
in quella occasione si è protratto per alcuni giorni rappresentando una perdita di fatturato derivante
dalle attività telematiche e quantizzabile (dimostrabile tramite fatture) per circa € 100 al giorno.
A seguito di una variazione dell'assetto aziendale, presso quel punto fisico dopo circa un anno e
mezzo dalla stipula del contratto mi ritrovo a non aver più la necessità di usufruire dei servizi
inseriti in quel tipo di contratto (un contratto da 160€ bimestrali circa) ed avendo notato sul sito
Vodafone altre offerte per servizi internet base convenivo essere sufficiente un contratto più
"leggero" da circa 120€ bimestrali. Pertanto contatto il call center che mi fa notare l'impossibilità
della variazione in quanto sarebbe stato necessario il pagamento di una penale oltre che tutti i costi
derivanti DALL'ACQUISTO DEL GIÀ NOTO CELLULARE di cui sopra. Mi rassegno e mi faccio
spiegare le ulteriori condizioni di fornitura del servizio decidendo quindi di attendere il termine dei
24 mesi dalla stipula prima di cessare l'utenza. Nel frattempo continuo a pagare fatture che però
negli ultimi periodi raggiungono cifre che ancora non mi spiego notando anche una gestione
anomala del canale di fatturazione che talvolta è risultato essere online ed altre volte, senza mai
farne richiesta, è risultato essere fisico con la conseguenza del dover sostenere anche i costi della
fatturazione cartacea.
Terminati questi estenuanti 24 mesi, di cui gli ultimi 7/8 usufruendo di un tipo di contratto non più
di mia utilità e che avrei cambiato se non fossi stato incastrato dall'acquisto forzato di un cellulare,
decido di cessare l'utenza contattando l'assistenza telefonica. Terminata la procedura vengo
rassicurato che riceverò nell'ultima fattura i costi del servizio fino alla data ultima ma, nell'ultima
fattura, di costi ce ne sono tanti da superare i 300€ (che equivarrebbero a quasi 4 mesi di servizio).
La condizione attuale mi vede moroso per la penultima fattura da € 216,76 e in debito per ulteriori €
323,39 dell'ultima (spero) fattura. Ovviamente la condizione attuale, a questo punto, mi vede anche
convinto di essere vittima di una truffa per la quale chiedo conto al commerciale incaricato alla stipula del mio contratto oltre che alla sua agenzia.
Chiedo di visionare il contratto in possesso di Vodafone per confrontarlo con quanto da me in
possesso.
Concludo con una nota strettamente personale. Il precedente mio fornitore del servizio fino alla
stipula con Vodafone era l'operatore Wind con il quale sostenevo costi bimestrali di 90€ circa. Ho
scelto il servizio Vodafone da € 160 bimestrali per la necessità di una maggiore quantità e qualità
dell'offerta, quantità e qualità che si traduceva in una serie di opzioni come il secondo numero fisso,
la chiavetta d'emergenza ed i servizi internet, che erano necessari alla mia attività. Questo cambio
l'ho voluto senza cercare alcun risparmio (avendo infatti aumentato il budget per i servizi internet e
telefono del 70%) ed anzi offrendo subito la disponibilità del RID come metodo di pagamento per
saldare le fatture sempre automaticamente così come avvenuto per oltre 20 mesi sui 24 totali del
contratto. Un trattamento del genere non l'ho richiesto e non me lo sarei mai aspettato.
- Chiedo siano ricalcolate le voci in debito tenendo conto del tempo che sono costretto a dedicare
alla risoluzione di un problema arrecatomi dall'agenzia Vodafone e che sottraggo alla mia attività;
- Chiedo un rimborso di un giusto importo per i disservizi intercorsi in tutto il periodo di fornitura;
- Chiedo la restituzione o un compromesso sugli importi da me versati negli ultimi mesi nella
misura eccedente il piano tariffario che avrei scelto e quello che sono stato costretto a tenere per
colpa di una forma contrattuale forzata;
- Chiedo la restituzione degli importi a me sottratti per l'acquisto del cellulare non richiesto e che
restituirò;
- Chiedo un rimborso per il danno che ora ho nell'impossibilità di utilizzare la SIM mobile in quanto
bloccata amministrativamente per una morosità indotta dalla suddetta forzata/viziata forma
contrattuale.
A seguito del reclamo su descritto del 19/09/2018 contatto il call center in data 25/09/2018 per richiedere il passaggio del numero di telefono cellulare da partita iva a codice fiscale. Mi risponde l'operatrice Alessandra che mi dice che non può fare questo passaggio perché di questo sono incaricati i punti vodafone ma dato che vi era un reclamo in corso se ne sarebbe occupata lei in via eccezionale una volta conclusosi il reclamo e cioè entro venerdì (a detta sua). Pertanto chiudiamo la telefonata restando che ci saremmo sentiti entro venerdì per l'esito del reclamo. Il giovedì ricontatto il call center per chiedere novità, parlo sempre con Alessandra che rinnova la richiesta di attendere a venerdì per il ricontatto. A questo punto aspetto e per tutta la giornata di Venerdì non vengo contattato ne tramite cellulare ne tantomeno ricevo comunicazioni sms o email. Sabato mattina chiamo il call center e parlo con una operatrice di cui non ricordo il nome e mi dice che la pratica per cui attendevo esito è in mano all'operatrice Alessandra ed avendo lei una gestione autonoma bisognava attendere a lunedì in quanto quel sabato non prestava servizio. A questo punto attendo a lunedì senza ricevere ulteriori comunicazioni da vodafone e ricontatto il call center di primo mattino parlando con l'operatrice Gisella che mi dice che non risulta alcuna pratica a portale e che lei non può effettuarmi il cambio da partita iva a codice fiscale perchè se ne sarebbe potuto occupare solo un punto vodafone. Io chiedo come sia possibile che non risulti alcuna pratica ma non ricevo risposta ne tantomeno vengo messo in contatto con l'operatrice Alessandra. A questo punto decido di recarmi presso un punto vodafone per richiedere la modifica essendo stato rassicurato da Gisella che se avessi avuto problemi avrei potuto ricontattarla e risolverli stesso presso la sede del punto assistenza. Al punto vodafone mi dicono che non possono svolgere questa operazione per un blocco di dunning in quanto una fattura scaduta per importo di circa 200€ non risultava ancora pagata (infatti era oggetto del reclamo di cui sopra per pratiche commerciali scorrette e gravi disservizi). Ricontatto il call center sempre in mattinata e parlo con l'operatore Domenico che mi conferma che a portale non risulta nulla e che non può permettermi di parlare con l'operatrice Alessandra e che devo attendere il termine del reclamo. Mi chiede conferma dei numeri di ricontatto specificandomi anche che la fattura da € 330 circa (successiva a quella di circa € 200 non pagata) con scadenza il 3 ottobre risultava già pagata. A questo punto faccio presente che ciò non è corretto in quanto se risulta pagata è perché come metodo di pagamento è previsto l'addebito diretto sul conto corrente (al giorno della scadenza) e il sistema CRM evidentemente la segna già come pagata. L'operatore Domenico a questo punto mi lascia in attesa per interfacciarsi con collaboratore/responsabile e ripresa la linea mi assicura che il pagamento risulta e che vi è anche un codice di transazione. Chiedo che tutto il contenuto della conversazione sia specificato in una nota da allegare alla pratica aperta sul portale ma non riesco ad avere certezza che questo sia avvenuto però mi fornisce comunque un codice pratica. A questo punto chiudiamo la conversazione e l'operatore Domenico mi invia un messaggio al quale avrei potuto rispondere per richiedere ulteriore contatto per aggiornamento/assistenza. Io quindi torno nel punto vodafone e chiedo delucidazioni circa la fattura che risulterebbe già pagata ma mi dicono che non possono visualizzare nulla. Chiedo anche che mi sia fornito il contratto iniziale di fornitura del servizio ma mi dicono che per motivi di privacy non possono fornirmelo (io richiedo un contratto al punto vodafone diretto stipulato tra me e vodafone e dicono che non possono per privacy, privacy di chi se è tra me e loro?). L'operatore del punto vodafone al quale mi sono recato, ovvero quello in Via Matteotti ad Avellino, mi conferma che il sistema la segna come pagata ma in realtà non è avvenuta ancora alcuna transazione. Scelgo quindi di rispondere al messaggio di Domenico per fargli presente anche questo e far verbalizzare (già richiesto nella precedente telefonata) tutte le difformità delle (anche lacunose) informazioni fornitemi dall'inizio di questa vicenda. Ricevo il messaggio di presa in carico della richiesta ma per tutta la giornata non vengo ricontattato. Il giorno dopo 2/10/2018 invio nuovamente il messaggio e ricevo nuovamente la conferma della presa in carico. Dopo circa un ora dal messaggio di conferma presa in carico ricevo un altro messaggio in cui mi si dice che hanno provato a contattarmi ma senza esito. Assolutamente falso e reiterante come atteggiamento evidentemente volto a guadagnare tempo (ndr). Nel messaggio mi si dice che se ho bisogno di assistenza posso nuovamente rispondere con CHIAMAMI per essere ricontattato. Quindi rispondo per l'ennesima volta con il testo CHIAMAMI e mi arriva la conferma di presa in carico della richiesta. Vengo ricontattato sul numero fornito e mi viene detto che il reclamo è stato chiuso perché infondato in quanto lavorato in base ad una richiesta di ricostruzione degli importi. Falso perché il reclamo è riferito a pratiche commerciali scorrette che hanno quindi comportato maggiori importi e disservizi in fasi susseguitesi nel tempo. Vengo quindi consigliato di effettuare diversa procedura specificando che non avrei potuto avere la conversione da partita iva a codice fiscale.
Tanto tempo perso per rimbalzarmi da un giorno all'altro per arrivare al giorno della scadenza della fattura successiva per poter far ulteriore leva con la minaccia della cancellazione dell'utenza. QUESTO è un mio parere ma sono sempre più convinto che non sia molto lontano dalla realtà oggettiva dei fatti.
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