Aracnofobia: cos’è e come si cura

Redazione UNC
6 Maggio 2014
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754 (Sdc – mag. 2014) – L’aracnofobia (dal greco aracno αράχνη = “ragno” e “φόβος“, fobia) è la paura irrazionale dei ragni. La gravità della patologia si differenzia in base all’intensità della paura provata dal soggetto che ne soffre. Coloro che ne sono affetti possono presentare dal semplice disgusto ad una vera e propria repulsione per l’animale, fino ad arrivare ad un livello di incontrollabile orrore che può portare a dei veri e propri attacchi di panico. Se la patologia è a quest’ultimo stadio anche solo una foto o un disegno particolarmente realistico può scatenare lo stato ansioso. In genere le persone che soffrono di questo disturbo hanno una vita familiare e sociale nella normalità; tuttavia, questa fobia può diventare invalidante quando è frequente il contatto con lo stimolo. La percentuale di coloro che soffrono in maniera molto grave di aracnofobia si aggira intorno al 3-7%, ma circa il 50% delle donne ed il 18% degli uomini presentano un qualche stato di attivazione fisiologica alla presenza di un ragno. Per riuscire a superare questa paura irrazionale potrebbe essere utile:
  • assistere mentre altri hanno un qualche tipo di contatto con un ragno;
  • sfatare alcune false credenze per cui alcuni ragni siano pericolosi;
  • cercare di mantenere il più possibile la calma mentre ci si avvicina gradualmente ad un ragno.
Per liberarsi definitivamente da questa fobia è poi sempre consigliabile affidarsi ad uno specialista che possa guidare la persona nell’affrontare gradualmente la fonte del suo disagio.

Autore: Eleonora Iacobelli Data: 7 maggio 2014
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