Videogiochi e aggressività

Redazione UNC
12 Marzo 2015
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Da un recente studio pilota, condotto su bambini dagli 11 ai 13 anni è emersa una correlazione tra ansia, insonnia, enuresi notturna e altri sintomi con il tempo trascorso a giocare con videogiochi violenti. La ricerca ha indagato gli effetti che ha un famoso videogame che vede tre criminali, uno dei quali psicopatico, muoversi in una tipica metropoli americana. Le reazioni dei 500 bambini sono state testate attraverso un’intervista fatta ai genitori. Il campione è appartenente a 4 quattro città italiane e lo studio è durato 3 mesi. I risultati sono stati a dir poco preoccupanti. Infatti “il 34% di questi bambini ha reazioni tipiche di ansia, insonnia, enuresi notturna e sintomi di de realizzazione. Il 26% ha mostrato una maggiore sensibilità alla luce e soltanto il 32% non mostra segni particolari”. Questi sono dati che devono far riflettere soprattutto per la semplicità con la quale questi giochi, che dovrebbero essere vietati ai minorenni, vengono craccati e venduti sul mercato. E’ necessario, quindi, che i genitori:
  • prestino maggiore attenzione ai giochi che vengono utilizzati dai loro figli;
  • chiariscano ai propri figli che i comportamenti violenti o aggressivi hanno delle conseguenze nella vita reale;
  • spieghino ai bambini l’importanza delle regole all’interno della società;
  • mostrino maniere alternative per dare sfogo all’aggressività in maniera più costruttiva, come fare sport.


Autore: Eleonora Iacobelli Data: 12 marzo 2015
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