Si annunciano settimane decisive per la
libertà di informazione e
condivisione dei consumatori italiani (e non solo!). In Europa infatti, sta per essere approvata una importante riforma del
Copyright che, tra gli altri, potrebbe avere l’effetto di prevedere un compenso economico in favore degli editori ogni volta che un contenuto viene annunciato attraverso i motori di ricerca. Ciò significa che trovare e condividere le informazioni, come facciamo adesso sui
social o su altri
aggregatori del web, potrebbe diventare più complicato se non impossibile!
Già da qualche mese l’
Unione Nazionale Consumatori ha iniziato ad occuparsi del problema con la campagna
#pocheparole che fa riferimento alle poche parole di uno
snippet (la breve descrizione che accompagna un link con la funzione di descrivere il contenuto): il tema è capire se gli strumenti proposti da Bruxelles segnano una strada giusta per garantire, da una parte, una informazione di qualità e, dall’altra, la facilità di accesso alle news. La nostra preoccupazione è che questa proposta non solo non salverà i bilanci dei grandi editori (dai quali, invece, sarebbe forse lecito aspettarsi un cambiamento dei modelli di business che venga incontro alle esigenze dell’utenza), ma anche che possa limitare oltre misura la
facilità di accesso alle informazioni online soprattutto a discapito dei consumatori (oltre che dei piccoli editori indipendenti e delle start up).
Lo scorso mese di ottobre per approfondire il tema abbiamo organizzato il convegno
“#PocheParole tra copyright e consumatori” per fare il punto sulla
riforma del copyright attualmente allo studio a Bruxelles.
A distanza di diversi mesi corriamo il rischio di vedere approvato un provvedimento che probabilmente i principali interessati, i consumatori, non possono condividere.
Per indagare sul grado di consapevolezza dei consumatori sul tema del
copyright digitale e sulle abitudine di informazione abbiamo diffuso un test scaricabile sul sito
http://pocheparole.consumatori.it/. Bastano pochi seconde per rispondere a 5 semplici domande e aderire alla campagna
#pocheparole
Autore: Simona Volpe
Data: 21 maggio 2018