#nofattura28giorni: il Governo apre ai rimborsi sulle bollette?

Redazione UNC
7 Novembre 2017
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Il ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, ha dichiarato al Corriere della Sera che il Governo ha pronto un emendamento sulle bollette a 28 giorni, “dopodiché vi è anche un emendamento del Pd in buona parte condivisibile” e che sta “vedendo se convergere su quello“. E’ un’ottima notizia, se convergere significa restituire il maltolto ai consumatori. Dopo che il ministro aveva dichiarato che la misura sarebbe stata pro futuro e, rispondendo ad un nostro tweet, che il Governo avrebbe varato una norma con divieto ma che sul pregresso la competenza era delle Autorità, le ultime dichiarazioni di Calenda rappresentano un importante passo avanti. Se, infatti, non si stabilisce per legge che i soldi presi indebitamente, in violazione della delibera 121/17/CONS, vanno restituiti, almeno per il periodo che va dal 23 giugno all’entrata in vigore del decreto legge Fisco, allora ci saranno milioni di azioni legali, un intasamento dei Corecom oppure class action interminabili. Intanto, le società vanno all’attacco del Parlamento e chiedono che la fatturazione ogni 4 settimane resti per il mobile, cioè la maggior parte dei contratti interessati. Secondo gli operatori telefonici, una fattura in più all’anno non sarebbe un danno per i consumatori, ma permetterebbe loro di usufruire di più traffico telefonico. Da quanto riportato da note di stampa, le società telefoniche sosterrebbero che la maggior parte dei clienti ha un contratto che prevede un numero di sms, giga e minuti di chiamate limitati, esauriti i quali si inizia a pagare ogni cosa a consumo. Con la fatturazione classica, il cliente deve spendere i suoi minuti, sms e giga in 30 o 31 giorni e questo implica la possibilità maggiore che esaurisca quanto messo a sua disposizione dall’operatore andando, di conseguenza, a pagare il traffico in più. Con la fatturazione a 28 giorni, invece, il rischio è meno alto.  Tutto ciò per noi è inaccettabile: “gli operatori – come ha anche sostenuto l’onorevole Morani – stanno in sostanza cercando di passare come dei benefattori, che hanno fatto pagare 13 bollette invece di 12, per permettere agli utenti di non sforare il limite mensile di chiamate messaggi o giga a disposizione. Ma non è così. Con la fattura a 28 giorni l’utente ci rimette, dal momento che il rischio di sforare il numero di giga o sms, diventa una certezza. E questa certezza se ne porta dietro un’altra: il miliardo in più di guadagni assicurato dalle 13 bollette. Se dunque in questa faccenda ci sono dei beneficiati, quelli sono gli operatori”. Ecco perché è importante che continuiate a seguirci e aderiate alla nostra campagna #nofattura28giorni, chiedendo anche ai vostri amici di aredire alla pagina “No fattura 28 giorni” ; chi può farlo, posti questo link sui forum o sulle proprie pagine di Facebook, Twitter e altri social. Non è ancora vinta, ma l’unione fa la forza: tutti insieme possiamo fermare gli aumenti camuffati! Per saperne di più, leggi Tutto quello che c’è da sapere su fatturazione a 28 giorni  

Autore: Unione Nazionale Consumatori Data: 8 novembre 2017
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