L’esperto risponde su… arretrati canone Rai

Redazione UNC
3 Febbraio 2016
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arretrati Canone Rai 1181 (Sdc – feb. 2016) – Non ho mai pagato il canone Rai, ma quest’anno per la prima volta pagherò: rischio qualcosa per gli arretrati? Intanto una premessa doverosa: legalmente possono chiedere il pagamento del canone solo dal momento in cui una famiglia entra in possesso della tv. E’ sempre stato così e lo è ancora. La nuova legge di stabilità, ossia la Legge n. 208 del 28 dicembre 2015, ha previsto, all’art. 1 comma 153, che “la detenzione di un apparecchio si presume nel caso in cui esista un’utenza per la fornitura di energia elettrica nel luogo in cui un soggetto ha la sua residenza anagrafica“.  Questa presunzione, quindi, è entrata in vigore con la pubblicazione della legge, ossia il 1° gennaio 2016 e dato che non può giuridicamente equivalere ad una certezza, consentono, a decorrere dall’anno 2016, per superarla, di presentare all’Agenzia delle entrate (Direzione  provinciale  I  di Torino – Ufficio territoriale di Torino I – Sportello S.A.T), un’autocertificazione per dire che non si possiede la tv. Purtroppo mancano ancora le modalità per fare questa dichiarazione, dato che va prima emanato un provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate, che si spera arrivi al più presto e chiarisca gli innumerevoli dubbi introdotti con queste nuove regole. Naturalmente non si può escludere che poi, come già facevano in passato, provino a chiedere anche gli arretrati, domandando, magari,  al consumatore quando ha acquistato la tv, anche se nulla rispetto a questo si dice nella legge di stabilità, che non ha introdotto a riguardo alcuna modifica legislativa. La prescrizione per il recupero di eventuali importi non versati è di 10 anni. In ogni caso ricordiamo che se si autocertifica il falso ci si espone a responsabilità penali.

Autore: Mauro Antonelli Data: 03 febbraio 2016
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