Multate Sky e DAZN: raccogliamo i reclami per pacchetto calcio

Redazione UNC
27 Marzo 2019
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Dopo la multa a SKY Italia arriva quella a DAZN. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, a seguito di una nostra segnalazione, ha multato di 500 mila euro Perform Investment Limited e Perform Media Services che offrono il calcio in streaming su Dazn. Secondo l’Antitrust, quegli spot che offrivano la diretta di alcune partite di Seria A e B della stagione 2018-2019 erano “messaggi pubblicitari attraverso cui veniva enfatizzata la possibilità di fruizione del servizio ‘quando vuoi, dove vuoi’, senza fare alcun riferimento alle limitazioni tecniche che avrebbero potuto, invece, renderla complicata o addirittura impedirla, come hanno dimostrato le difficoltà incontrate in concreto dai consumatori all’inizio della stagione”. Nelle scorse settimane, l’Autorità aveva già multato SKY Italia per 7 milioni di euro perché gli abbonati di Sky calcio, che nelle precedenti stagioni vedevano tutte le partite del campionato, non sono stati correttamente informati che nel pacchetto della stagione 2018/19 avrebbero visto solo 7 partite su 10 di serie A. LEGGI IL COMUNICATO DELL’AUTORITA’ ANTITRUST . Adesso dunque ai consumatori spetterebbe un indennizzo che la nostra associazione ha già richiesto agli operatori multati: qualora le aziende non si attivassero spontaneamente, potremmo ricorrere al giudice con un’azione di classe, non appena il provvedimento sarà confermato dal TAR (che ha confermato la multa a Sky lo scorso 9 maggio) ed eventualmente dal Consiglio di Stato. Per questo motivo i consumatori che non l’avessero già fatto possono aderire alla nostra campagna  #SerieAsorpresa per denunciare l’ingiustizia subita.

La campagna sulle partite di calcio #serieAsorpresa

La campagna è attiva già da diversi mesi: ad agosto, infatti,quando la notizia ha preso piede, gli sportelli dell’Unione Nazionale Consumatori sono stati presi d’assalto da migliaia di consumatori che lamentavano quanto accaduto. SKY, infatti, nella stagione in corso trasmette 7 partite di serie A in esclusiva: due anticipi del sabato (ore 15 e 18), tre partite della domenica (una alle 15, quella delle 18 e quella delle 20.30) e il posticipo di lunedì alle 20.30. Le altre 3 partite, invece, ossia quella di sabato alle 20.30, la gara all’ora di pranzo di domenica (12.30) e una di quelle delle 15, se le è aggiudicate Perform che trasmette alcune partite di Serie A su DAZN, il suo servizio di video streaming online attraverso il quale seguire le partite in diretta e on demand. Ovviamente nel momento in cui i consumatori hanno sottoscritto l’abbonamento non erano stati informati del pacchetto disponibile. La nostra associazione, dunque, oltre a raccogliere i reclami ha denunciato all’Autorità l’azienda per tutelare quei tifosi impossibilitati a vedere tutte le partite della propria squadra se non al prezzo di disagi e costi aggiuntivi. A suscitare la rabbia dei consumatori anche il pessimo servizio offerto da DAZN, per cui appunto è stata multata dall’Antitrust. Non solo, infatti, DAZN non ha fornito un servizio di qualità, ma anche le condizioni di contratto presenti sul sito suscitano qualche perplessità. Risulterebbero, infatti, una serie di irregolarità a cominciare dalle previsioni riguardanti la modifica unilaterale senza che sia previsto un vero e proprio diritto di recesso in capo al consumatore che, come è noto, è obbligatorio per legge. Un altro punto che ha attirato l’attenzione dei nostri legali (tanto da motivare una seconda denuncia all’Antitrust) è la clausola che indica come diritto applicabile quello della Germania, cosa che rischia di confondere i consumatori; allo stesso modo appare poco trasparente la clausola che prevede che, in caso di controversia, DAZN si rifiuti di aderire a procedure di conciliazione o arbitrato affermando di preferire ‘di risolvere le richieste direttamente con l’utente’. Peccato che in questo modo DAZN non rispetti due obblighi imposti dalla Commissione Europea: da un lato prevedere sistemi di risoluzione online delle controversie, dall’altro indicare chiaramente sul proprio sito facili modalità di contatto per l’utente. Se a ciò aggiungiamo alcuni reclami che ci segnalano il mancato riconoscimento di sconti e diversi ostacoli allo scioglimento del contratto durante il mese di prova gratuita ecco che il quadro si fa decisamente preoccupante.

La nostra posizione

Noi di Unione Nazionale Consumatori avevamo già diversi dubbi sulla liceità della situazione e adesso anche l’Antitrust ci ha dato ragione: in attesa quindi di capire gli sviluppi per i consumatori, invitiamo  tutti coloro che fossero interessati ad un’eventuale azione legale ad aderire alla nostra campagna #SerieAsorpresa!

Sei anche tu vittima dei disservizi SKY e vuoi avere un risarcimento? 

SKY DAZN



Autore: Unione Nazionale Consumatori Data:  10 maggio 2019
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