ACQUA: Antitrust interviene su prescrizione biennale

Redazione UNC
7 Ottobre 2021
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Vittoria dei consumatori. Antitrust apre istruttorie contro comuni e gestori che non rispettano la prescrizione biennale.

Roma, 7 ottobre 2021 – “Ottima notizia. Una vittoria importante per i consumatori. Uno di questi procedimenti, quello contro il Comune di Prata Sannita, deriva da un esposto della nostra sede locale” afferma l’avv. Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando la notizia dell’apertura, da parte dell’Antitrust, di cinque istruttorie per far rispettare la corretta applicazione della prescrizione biennale che i consumatori possono far valere dal 1° gennaio 2020 per le bollette dell’acqua. “Ci sono alcuni comuni, infatti, che, dopo aver inviato bollette prescritte, hanno rifiutato di accogliere la prescrizione eccepita dai consumatori e hanno proseguito nel loro diniego anche dopo che lo Sportello del consumatore di Arera, gestito da Acquirente Unico, è intervenuta richiedendo al Comune non solo di accettarla, ma anche di erogare, per via del mancato rispetto delle prescrizioni, un indennizzo automatico da corrispondere a ogni singolo consumatore ricorrente” prosegue Dona. “E’ incredibile che ci siano ancora in Italia dei comuni che, invece di fare gli interessi dei loro concittadini, neghino i loro diritti e si ostinino a ignorare quanto prevendono le leggi italiane” conclude Dona. La legge n. 205 del 2017, infatti, prevede, per le fatture dell’acqua con scadenza successiva al 1° gennaio 2020, la prescrizione dopo 2 anni. Secondo l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), il mancato accoglimento delle istanze di prescrizione per importi riferiti a consumi idrici risalenti ad oltre due anni dalla data di emissione della bolletta, appare idoneo ad indurre indebitamente i consumatori a corrispondere importi, spesso ingenti, relativi a consumi prescritti e in tal modo vanifica gli effetti che la nuova disciplina intende contrastare, ovvero l’emissione tardiva di fatture di conguaglio relative a consumi risalenti ad oltre due anni. L’assenza di un’adeguata informativa sulla prescrizione biennale può ostacolare l’esercizio delle prerogative contrattuali inducendo i consumatori a pagare importi per i quali, invece, sarebbe stato possibile eccepirne la prescrizione. Per questi motivi l’Autorità ha avviato cinque procedimenti istruttori per presunte pratiche commerciali scorrette nei confronti delle società S.A.S.I. S.p.A. ed E.A.S./Ente Acquedotti Siciliani in LCA, e dei Comuni di Ragusa, Cassino e Prata Sannita. Inoltre l’AGCM ha deciso di invitare – tramite moral suasion – i gestori ACEA ATO 2 S.p.A., Gori S.p.A., Alto Calore S.p.A., ABC Napoli a.s., Ruzzo Reti S.p.A., AMAP S.p.A. e C.A.M.-Consorzio Acquedottistico Marsicano ad adottare iniziative dirette a rimuovere le omissioni informative rilevate in modo da fornire agli utenti la possibilità di eccepire la prescrizione di tali importi o di chiederne il rimborso qualora siano stati già pagati.
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