Carmine
06 Giugno 2019
Attraverso la piattaforma online Booking.com, ho prenotato una vacanza presso il villaggio Borgo Marino & Albatros di Zambrone (Vibo Valentia - Calabria) dal 29 giugno al 13 luglio 2019, per un prezzo TOTALE che doveva essere di 1.281 euro.
Ieri, 05 giugno 2019, ho contattato la struttura ricettiva solo per avere una conferma del periodo di prenotazione, ma (quando mancano solo due settimane dal mio arrivo) mi hanno riferito che il prezzo non è quello pattuito sul sito Booking.com: al mio arrivo, il 29 giugno 2019, dovrei pagare quasi 1800 euro!!! Questa cifra assolutamente NON risulta dalla mia prenotazione e ancor meno risulta dalle comunicazioni che ho ricevuto via mail dal sito Booking.com.
Il personale della struttura ha riferito in maniera sommaria di spese accessorie obbligatorie non descritte in fase di prenotazione, riferendosi vagamente ad aria condizionata, acqua, tasse di soggiorno, tessere club.... mentre tutte queste cose risultano incluse nel prezzo, come è facilmente rilevabile dalla mia prenotazione.
La scelta di quella struttura è stata fatta proprio perché era pubblicizzato che era tutto COMPRESO NEL PREZZO TOTALE: appartamenti con aria condizionata, acqua (NON si tratta certo dell'acqua da bere imbottigliata, ma di quella per lavarsi o per cucinare!), come anche le altre cose menzionate che non possono certo giustificare un aumento di circa 500 euro!! L’operatrice del villaggio turistico semplicemente rispondeva che potevo sempre annullare la prenotazione…a due settimane dal mio arrivo, a giugno, non troverò certo altre strutture libere in quel periodo e, comunque, lo trovo assolutamente ingiusto!
Pertanto, non trovando un accordo con la struttura ricettiva, mi sono rivolto agli operatori di Booking.com. Dopo un'attesa di ben oltre 20 minuti (al telefono cellulare) l'operatore ha contattato il villaggio Borgo Marino & Albatros di Zambrone, riferendomi poi che "in altre sezioni" non meglio precisate delle pagine online potevano essere previste queste fantomatiche ulteriori spese obbligatorie: dopo una meticolosa ricerca online, non si sono rilevate in alcuna sezione altre voci che possano giusticare un tale ulteriore esborso, non ne ho trovato alcuna traccia.
Come a farmi una cortesia, comunque, il villaggio mi sarebbe venuto incontro con uno sconto, portando il totale da pagare a 1531 euro. Dopodiché lo stesso operatore di Booking.com mi faceva giungere una nuova mail dove specificava testualmente che:
"Come discusso telefonicamente la struttura ci ha confermato che il costo extra obbligatorio menzionato sul sito ammonta a 544 euro".
RIPETO, queste spese accessorie non risultano da nessuna parte!
La mail continuava con: "Hanno accettato di farle uno sconto e farglielo pagare 292 euro, oltre a non far pagare la tassa di soggiorno ai due bambini. Il totale diverrebbe quindi 1239 per il soggiorno più tassa, più il costo obbligatorio per l'accesso ai vari servizi pari a 292 euro. Totale 1239 piú 292 = 1531 euro".
Rilevo che tutto ciò non ha alcun senso, dovrei regalare ulteriori 250 euro in più (solo dopo aver reclamato a gran voce, altrimenti sarebbero stati molti di più) che non erano previsti in fase di prenotazione con prezzo totale molto più basso. Pertanto ritengo di essere tratto quantomeno in inganno da quanto pubblicizzato da Booking.com, da quella che loro stessi hanno pubblicizzato come un’offerta da non perdere. Mi hanno indotto a prenotare facendomi credere che avrei speso una cifra molto inferiore e, a distanza di 2 settimane dalla vacanza, mi sono reso conto solo per caso che la cifra potrebbe essere ben diversa da quella pattuita!
Infine, nonostante l'evidenza dell'errore del villaggio turistico, Booking.com non ha tutelato in alcun modo il suo cliente, ma ha appoggiato la struttura turistica continuando nell'errore del quale si sono resi conto loro stessi: ne è prova il fatto che le spese da “obbligatorie” sono diventate scontate.
