CLASS ACTION – Le proposte delle associazioni

Andrea Fiorentini
2 Luglio 2008
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Comunicato stampa dell’Unione Nazionale Consumatori

Roma, 2 luglio 2008 – “Abbiamo messo per iscritto le nostre proposte al Governo per migliorare la class-action, adesso non ci sono scuse”. E’ quanto ha dichiarato Massimiliano Dona, segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori, sottolineando l’impegno unitario delle associazioni di consumatori in occasione del tavolo di lavoro che si è aperto questo pomeriggio presso il Ministero dello Sviluppo Economico.
“Abbiamo indicato 7 correttivi, in modo molto circostanziato, ma soprattutto unitario: credo che sia un risultato ‘storico’ quello di aver sottoscritto tutti insieme una precisa lista di richieste. Adesso – conclude Dona – la palla è nel campo dell’esecutivo che non potrà giocare a nascondersi come ha fatto fino ad oggi”.

Ecco le richieste delle associazioni di consumatori:

1. LEGITTIMAZIONE PASSIVA.
Richiesta: estenderla a qualunque soggetto privato o pubblico (ivi compresa la Pubblica amministrazione), nonché ai singoli.

2. AMBITO DELL’AZIONE.
Richiesta: estendere l’ambito dell’azione a tutti gli illeciti di natura contrattuale “anche ai sensi” degli articoli 1341 e 1342.

3. ADESIONE DEI DANNEGGIATI.
Richiesta: ripristinare il sistema del cd. opt out, vale a dire l’estensione dell’efficacia della “sentenza collettiva” a tutti i soggetti che si trovano nella medesima situazione di diritto e di fatto, senza che sia necessaria una espressa manifestazione di volontà.

4. PRONUNCIA SULL’AMMISSIBILITÀ.
Richiesta: eliminare la facoltà, attualmente concessa al Giudice, di differire la pronuncia sull’ammissibilità dell’azione (c.d. filtro) quando è in corso un’istruttoria davanti ad un’Autorità indipendente.

5. NATURA DELLA SENTENZA.
Richiesta: esplicitare che la sentenza pronunciata ha natura di condanna.

6. PROCEDURE DI COMPLETAMENTO.
Richiesta: semplificare e velocizzare il percorso per ottenere in capo ai singoli il risarcimento del danno o la restituzione (attuando un sistema simile all’accertamento dello stato passivo nelle procedure fallimentari o al rito previsto dal processo societario).

7. PUBBLICITÀ POST-FILTRO E SPESE.
Richiesta: prevedere che il Giudice ponga  costi della pubblicità dell’azione a carico del convenuto (e non del proponente, secondo l’attuale testo). Per le spese di lite si propone di: a) ammettere le associazioni di consumatori al Patrocinio a spese dello Stato; b) prevedere che, in caso di esito positivo, il giudice possa determinare gli onorari sulla base dell’ammontare complessivo delle pretese dei consumatori aderenti, secondo le tariffe professionali.

Il documento è stato sottoscritto dalle seguenti associazioni iscritte nel CNCU: Adiconsum, Acu, Adoc, Adusbef, Assoutenti, Casa Del Consumatore, Cittadinanzattiva, Codacons, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa Del Cittadino, Unione Nazionale Consumatori.
 

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