LIBERALIZZAZIONI – Un delitto cedere sulla class-action

Andrea Fiorentini
20 Gennaio 2012
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Comunicato stampa dell’Unione Nazionale Consumatori

Roma, 20 gennaio 2012 – “Tra i molti provvedimenti che avevano motivato il nostro apprezzamento per la bozza di decreto sulle liberalizzazioni, il più significativo riguardava il potenziamento della azione di classe”. E’ quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC), riferendosi alle norme che avrebbero dovuto estendere il campo di applicazione dell’art. 140 bis del Codice del Consumo rendendo anche più solleciti i tempi del relativo procedimento giudiziale.

“L’iniziativa che il decreto ‘Cresci Italia’ aveva intrapreso in materia di azione di classe -spiega Dona- ben al di là dei suoi contenuti (si sarebbe potuto fare meglio introducendo più agevoli meccanismi di adesione e, soprattutto, una forma di danno punitivo), aveva infatti un profondo significato culturale, trattandosi non di un intervento di liberalizzazione in senso stretto bensì di una presa di coscienza della necessità di dotare il sistema di un controllo, anche giudiziale, azionabile dagli stessi cittadini”.

“Se sarà confermata, -conclude Dona- la notizia della marcia indietro su questo punto sarebbe purtroppo un segnale preoccupante”.
 
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