Attenti agli elettrodomestici: se esplodono, chi paga?

Massimiliano Dona
26 Maggio 2025
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E voi lo sapevate chi paga se gli elettrodomestici esplodono?

Qualche giorno fa, un caro amico mi scrive all’alba: era stato svegliato da un boato. Corso in salotto, si era trovato davanti a una scena surreale: il divano sbruciacchiato e l’aspirapolvere ridotto a un cumulo di plastica fusa. Era esplosa la batteria che aveva lasciato in carica durante la notte.

Elettrodomestici esplodono più spesso di quanto immaginiamo

Ebbene sì, succede più spesso di quanto pensiamo. Non solo con aspirapolvere e device tecnologici, ma anche con televisori, forni, camini o addirittura i cristalli del box doccia che si infrangono senza motivo apparente. Tutti questi casi rientrano nella categoria del “danno da prodotto”, regolata da una normativa europea già da molti anni, recentemente aggiornata con una nuova Direttiva che sarà operativa fra qualche mese. Ma prima di raccontarvi queste novità regolamentari, torniamo alla situazione del mio amico, se capitasse anche a voi, che si fa?

Cosa fare: i primi 5 passi

Ecco i miei consigli di “primo soccorso” per il consumatore:

  1. Documentate tutto. Foto del danno, dell’elettrodomestico, del divano e di qualsiasi altro oggetto coinvolto. Se ci sono danni fisici, fate il referto in Pronto soccorso. Più prove avete, meglio è.
  2. Non buttate il prodotto difettoso. Anche se è distrutto, può essere una prova importante.
  3. Recuperate scontrini e fatture. Non solo dell’oggetto esploso, ma anche dei beni danneggiati.
  4. Contattate subito il produttore. Scrivete una PEC o una raccomandata descrivendo l’accaduto e chiedete il risarcimento. Se il prodotto è ancora coperto dalla garanzia legale (2 anni dalla consegna), potete scrivere anche al venditore.
  5. Fate una segnalazione alle autorità. In caso di prodotto pericoloso, potete usare il sistema RAPEX sul sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. E naturalmente, potete scrivere anche a consumatori.it.

Nuove regole UE: cosa cambia quando gli elettrodomestici esplodono

Ora, veniamo alla protezione giuridica: come vi dicevo, il Codice del Consumo prevede che il produttore sia responsabile per i danni causati da difetti dei suoi prodotti, ma grazie alla Direttiva (UE) 2024/2853, questa responsabilità è stata estesa anche a prodotti digitali come software, applicazioni, file per la stampa 3D e persino sistemi di intelligenza artificiale.
Cosa cambia per noi consumatori? Tante cose:
• È più facile dimostrare il difetto grazie a un nuovo meccanismo che obbliga il produttore a condividere le prove. Se non lo fa, le autorità possono presumere che il prodotto sia difettoso.
• La definizione di “danno” ora include anche il danno psicologico e la perdita di dati digitali (come foto o documenti cancellati da un hard disk danneggiato).
• Il risarcimento è previsto anche per i beni a uso misto, cioè quelli che usiamo sia per lavoro che nella vita privata.
• Il termine per chiedere il risarcimento è di 3 anni da quando scopriamo il danno, e comunque non oltre 10 anni dall’immissione del prodotto sul mercato. Se il danno si manifesta molto dopo (pensiamo all’amianto), si può arrivare fino a 25 anni.
• Attenzione alla cybersicurezza! Un prodotto è considerato difettoso anche se ha vulnerabilità informatiche. I produttori devono garantire aggiornamenti di sicurezza continui, in linea con il Regolamento europeo sulla cyber resilienza.
Gli Stati membri avranno tempo fino al 9 dicembre 2026 per recepire la Direttiva 2024/2853, quindi, le nuove disposizioni si troveranno applicazione solo rispetto ai prodotti immessi sul mercato o messi in servizio dopo tale data.

I settori più a rischio quando gli elettrodomestici esplodono

Ma torniamo ad oggi: quali sono i settori dove sono più frequenti, i danni da prodotto? In tutta europa primeggiano questi settori:
• Automotive: richiami frequenti per airbag, freni, cinture.
• Giocattoli: spesso pericolosi, soprattutto quelli importati senza controlli.
• Elettronica: dagli smartphone agli elettrodomestici.
• Cosmetici: possono provocare reazioni allergiche.
• Alimentare e farmaceutico: pericolosi in caso di contaminazioni.
• Gioielli e tessile: rischi legati a materiali tossici o difettosi.
In particolare, i giocattoli e le auto sono i prodotti con più richiami: i primi perché destinati a bambini, quindi soggetti a controlli più rigorosi; le seconde per la complessità tecnica e l’elevato impatto sulla sicurezza.
Insomma, se un prodotto si rompe e fa danni, non rassegnatevi. Potete (e dovete!) far valere i vostri diritti che saranno protetti sempre meglio anche a livello europeo. E voi lo sapevate?
Per oggi, da Massimiliano Dona è tutto! Se ti piace Scontrini, clicca sul tasto “segui” per non perderti i miei prossimi consigli per i consumatori!

Per saperne di più ascolta il podcast Attenti agli elettrodomestici: se esplodono, chi paga?

E voi lo sapevate? 

Autore: Massimiliano Dona
Data: 28 maggio 2025

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