Reclamo N° 132251
Mauro maria
11 Dicembre 2018
Torino, 10.12.2018
La mia sventura inizia nella primavera del 2018:
affascinato dalla bellezza del Monster 821 My2018 (messo in commercio in quel periodo), decido di passare dalla mia OTTIMA, AFFIDABILE, DIVERTENTE, BELLISSIMA ed ECONOMICA Yamaha TRACER 900 My2017, al mostriciattolo italiano, il cui vero problema è quello di essere una moto DUCATI.
Problema perché DUCATI attrae, affascina, appassiona.
Problema perché DUCATI distrugge, offende, ruba.
Il giorno della prova del Monster, scartato perchè non era all’altezza per poter sostituire la mia Tracer, il buon Federico, dipendente della concessionaria DUCATI Di Viesto di Grugliasco – To, mi propone un giro sulla Multistrada la 950.
Salito sulla moto, dopo aver percorso 10 metri, il pensiero è stato: ok, è lei.
Dopo il giro, ci sediamo a parlare di prezzi, e , senza aver 1 euro di sconto, né una tshirt, un’agenda, una penna in regalo, mi decido a bloccare la moto. Il pagamento è stabilito essere tramite bonifico, non appena sarebbe andata in porto la vendita della mia Tracer.
Dopo qualche settimana riesco a vendere la Tracer e ritiro la Multistrada.
Inizia il calvario: il cambio risulta essere duro, impreciso, snervante con un folle impossibile da inserire. Contatto il service della concessionaria: “mauro non ti preoccupare, al primo tagliando si risolve tutto”.
Inoltre le plastiche nere e gli specchietti iniziano a scolorirsi.
E, ancora, il cambio inizia a dare un grosso problema: principalmente a velocità medio- alte (110 – 140 km/h) entra il folle nelle cambiate che coinvolgono la quinta marcia. Dalla sesta alla quinta, dalla quinta alla quarta, dalla quarta alla quinta e dalla quinta alla sesta. Con tutti i rischi che ciò possa comportare.
Arriva il momento dei 1000 km e del primo tagliando e faccio presente al service ducati i problemi appena indicati:
-cambio duro e impreciso
-il folle entra nelle cambiate con la quinta marcia
-plastiche scolorite
Ritiro la moto, e due problemi su tre permangono: l’unica cosa risolta è che il cambio è più morbido il folle entra facilmente.
Poco tempo dopo arriva la partenza per il mio viaggio nella penisola iberica dove non solo continuano i problemi irrisolti, ma il cambio ritorna ad essere duro e l’impianto elettrico presenta anche dei problemi.
Fortunatamente in Spagna, al service DUCATI, mi hanno aiutato rapidamente senza farmi pagare nulla, e senza nemmeno passare per l’accettazione.
Avevo, in ogni caso, comunicato le mie lamentele via mail a Federico Ravera della Ducati di Torino.
Tornato a Torino, dopo aver percorso circa 8500 in viaggio e 10000 km totali, durante una uscita in moto, mentre ero fermo con motore acceso per studiare il percorso da fare, la moto inizia ad emettere un pessimo rumore, paragonabile a quello di una lavatrice che centrifuga: fortunatamente sono stato abbastanza pronto da scendere dalla moto e registrare un video:
a questo link è possibile vedere il filmato:
https://www.youtube.com/watch?v=9pbC7L-g3rU
Tornato a casa invio il link a Federico della DUCATI – DI Viesto il quale gira la mail e video al service.
Il service mi contatta per dirmi di portare quanto prima la moto, cosa che avviene il 28 settembre.
La concessionaria DI VIESTO non mi mette a disposizione una moto sostitutiva, non mi mette a disposizione una bici, non mi mette a disposizione una automobile (sono anche concessionaria volkswagen), non mi propongono nemmeno un taxi per tornare a casa, dal momento che la concessionaria è anche in un posto sfigato della provincia di Torino.
Insomma: NULLA, zero cura del cliente.
La settimana successiva vengo contattato dal service nella persona di Alessandro, per dirmi che non sanno bene di cosa si tratti.
Ancora successivamente mi contatta nuovamente il service per dirmi che hanno individuato il problema e che hanno ordinato il ricambio ma che ci sono problemi con il personale (una sommossa? Sciopero? Un attentato kamikaze?).
Nella settimana successiva mi dicono che serve un altro pezzo di ricambio ma ducati ha chiesto di approfondire, data la stranezza dell’anomalia. Quindi la mia moto diventa anche una cavia ed ancora non si degnano di darmi un mezzo, qualsiasi, sostitutivo.
La settimana successiva mi dicono che il secondo pezzo di ricambio è arrivato sbagliato ed il meccanico si è anche ammalato.
Al che inizio ad alzare i toni, scrivendo sui social e sul form di contatti del loro sito, il loro pessimo comportamento: direi che il mio fruttivendolo sarebbe stato sicuramente più preciso e cordiale.
In seguito alle mie proteste la DUCATI mi contatta per dirmi che avrebbero esteso la garanzia di un ulteriore anno. Cosa che solitamente fanno pagare caro, a dimostrazione della scarsa affidabilità della moto.
Ad oggi non ho avuto più contatti con DUCATI né con DI VIESTO, e la moto non è stata ritirata. È una moto ormai non più vendibile (in maniera ONESTA) ai privati, quindi io chiedo che se la tengano valutandola quanto sarebbe stata valutata a settembre VENDENDOLA AI PRIVATI.
Resto in attesa di un vostro riscontro.
Mauro Desiderio
3286226848
grazie
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