Reclamo N° 246480

Maurizio
29 Settembre 2021
Con la presente per informare codesta Spett.le catena, nonché le autorità che ci leggono in copia conoscenza, dell’increscioso e indecoroso trattamento ricevuto dal sottoscritto dal Gand’Hotel del Parco di Pescasseroli (AQ). Il sottoscritto, vista la bellezza delle grandi risorse naturali che il comune di Pescasseroli offre per la propria breve vacanza, ha deciso di prenotare una camera doppia per un soggiorno con la propria compagna da giovedi 2 settembre a domenica 5 settembre (giorno del check out), per un totale di n.3 notti e 3 colazioni comprese nel pacchetto, presso la sopraccitata struttura. Da un primo impatto delle foto su internet sembra una struttura di livello degna delle n.4 stelle che vanta nel panorama degli hotel locali, ma abbiamo costatano appena arrivati ed assegnataci la camera 111 alla reception che di quelle splendide immagini mostrate in maniera ingannevole su siti e descrizioni non ve ne era ombra, infatti, ci siamo trovati davanti ad una camera vecchia di 30 anni, con mobilio graffiato, scorticato, con due letti singoli uniti al centro da una sorta di spalliera comune, un bagno con muffa ai bordi della vasca, maioliche ed accessori bagno pieni di calcare, carta igienica già iniziata e tutto senza areatore interno funzionante, il soffitto con ragnatele in bella vista e con intonaco scrostato, senza nessun confort, nemmeno una presa di corrente in prossimità del comodino, armadi in legno con chiusure rotte, tendaggi e balse impolverate, finto parquet rialzato e bombato a terra, tutto alla modica cifra euro 320 comprensive della tassa di soggiorno, di cui 310,00 sono state da me saldate completamente in anticipo con bonifico bancario, prima dell’arrivo presso la struttura, mentre la tassa di soggiorno è stata da me corrisposta all’arrivo. Che dire, amareggiati e delusi dall’ingannevole location io e la mia compagna ci siamo adoperati a pulire almeno le parti essenziali della camera, bagno e comodini (dove regnava sovrana la polvere) con quello che avevamo a disposizione, coscienti di aver scelto male la struttura e con la consapevolezza che delle 4 stelle millantate, quel trattamento ricevuto non meritasse nemmeno la valutazione di un classico affittacamere di periferia, abbiamo intrapreso le prime escursioni su questo meraviglioso territorio. Tornati stanchi la sera prima sera (2 settembre), ci siamo direttamente accomodati in camera da letto, sul più bello durante la notte (h. 1.40 circa) ho sentito sprofondare parzialmente la mia parte di letto nel vuoto, rialzatomi prontamente dalla fossa, mi sono accorto che si era staccata una doga del letto, amareggiato per il brusco risveglio, mi accorgo togliendo parte del materasso, che tale struttura era allorchè pericolante, all’indomani, dopo non aver potuto dormire tutte la notte, mi sono diretto presso la reception dove ho chiesto all’addetto di turno di cambiare camera perché oltre a non corrispondere ai canoni minimi qualitativi, era successo anche questo inconveniente increscioso. Il receptionist ha subito negato la disponibilità al cambio di sistemazione dicendomi che tutte le stanze erano occupate, che comunque il distacco di una doga può capitare e avrebbe mandato un manutentore a riparla. Il giorno successivo (3 settembre) dopo le consuete camminate per i sentieri, io e la mia compagna siamo tornati presso la struttura per riposare, e con il massimo stupore anche questa volta è accaduto l’immaginabile, h. 2.40 del mattino la mia ragazza da un lato e io dall’altro siamo sprofondati nel vuoto di questo letto “trappola” allestito dalla struttura, da un lato una e dall’altro quasi tutte, le doghe si erano completamente staccate (si allegano foto), il sottoscritto si è trovato a penzoloni tra le spalliere del letto con il sedere a terra e le braccia sui montanti laterali del letto, alzatomi indenne senza aver riportato danni o escoriazioni mi sono diretto nonostante la piena notte, presso la hall dove un gentilissimo e mortificato portiere di notte è venuto a constatare l’accaduto e non sapendo trovare altra soluzione al gravissimo disagio arrecatoci con l’unica alternativa possibile quella di dormire in terrazza con 10°c, alle ore 3.15 del mattino del 4 settembre, si è degnato di farci traslocare presso la camera 108, dove abbiamo pernottato per pochissime ore, a seguito anche di trasloco in pigiama per il corridoio dell’albergo di tutti i nostri bagagli ed effetti personali da una camera all’altra. Credo che dopo un esperienza del genere qualsiasi tipo di Hotel avrebbe provveduto a delle scuse formali ed alla restituzione di quanto pagato dal cliente per soggiornare indecentemente presso la struttura, all’indomani il sottoscritto convinto che fosse il caso di cambiare Hotel, si è recato presso la reception e ha preteso il rimborso de soggiorno completo, con l’intento di andare presso il ricco panorama degli Hotel che Pescasseroli offre in cerca di una struttura che almeno garantisca ad una coppia in vacanza un sereno riposo senza trabocchetti notturni. Dopo una serie di rimpalli tra addetti alla reception, ecco qui che subentra l’apice del surreale, si presenta finalmente il direttore della struttura, in tutta la sua arroganza, dicendo che ciò che è successo è possibile, può accadere, e che però non può restituirci i soldi dell’intera vacanza (310 euro) perché lavora per una catena, che poteva farci pernottare per l’ultima notte nella camera “superior” che a suo avviso sarebbe la n.108, (camera che di superior non ha nulla se non l’armadio che non si chiude e un prezzo maggiore) se avessimo pagato il supplemento e per scusarci poteva offrirci una cena nel ristorante dell’albergo; altre vie non erano percorribili e non poteva dedicarci altro tempo, perché già gliene stavamo facendo perdere tanto. Stupito da una proposta così indecente, ho deciso di chiamare i Carabinieri di zona, i quali conoscevano bene la struttura e il direttore, si sono presentati in poco tempo, fatto sta però che il loro intervento anche presso la camera ha potuto solo che dimostrare la mia tesi, il fatto che quel letto era una vera e propria trappola, infatti nonostante il direttore avesse fatto risistemare le doghe in fretta e furia, come se niente fosse accaduto, ci siamo recati con le Forze dell’Ordine presso la camera le quali hanno potuto constatare nonché filmare dopo una semplice prova scientifica di carico, che le doghe del letto non avrebbero retto nessun tipo di persona tantomeno me o la mia compagna di 47 kg, l’aspetto però che mi ha lasciato perplesso del loro intervento è stato però il minimizzare l’accaduto, riconducendolo solamente ad una richiesta danni in sede civilistica per un soggiorno andato male, questo forse perché a subire il danno è un uomo alto 190 cm atletico e che fortunatamente non ha riportato lesione alcuna, ma se al posto mio ci fosse stato un anziano visitatore o il direttore stesso, forse avrebbe potuto battere la testa alla rete e magari il loro intervento sarebbe stato finalizzato ad una denuncia penale nei confronti della struttura, a tal proposito tengo a ribadire per il futuro e per gli ignari clienti che avranno il piacere di frequentare la struttura, che sia la Struttura sia le FF.OO del posto sono a conoscenza del rischio e dello stato di pericolo e ne saranno diretti responsabili se qualcuno in un prossimo futuro subirà danni fisici a seguito di pernotto. Era inevitabile che dopo un trattamento del genere, senza aver ricevuto nessun rimborso, siamo stati costretti ad abbandonare la struttura, togliendo il disturbo poco prima delle 12.30, non usufruendo nemmeno dell’ultima notte a nostra disposizione (che abbiamo trascorso presso altra struttura) e di n. 2 colazioni. Per concludere la presente, il sottoscritto vista la vacanza rovinata, il disagio cagionato ed i rischi alla persona corsi, con la presente diffida la Blue Hotels Spa a provvedere entro e non oltre 7 giorni dal ricevimento della presente al risarcimento del danno, consistente nel restituzione totale delle somme pagate per il soggiorno (310,00 euro) presso il Grand’Hotel del Parco, nonché la somma di euro 200,00 a titolo di ristoro delle spese sostenute e dei disagi cagionati, sul conto IBAN IT37R3608105138258099258106 a me intestato, in difetto del quale mi troverò costretto ad adire per le vie legali a tutela dei miei interessi legittimi con inevitabile aggravio di spese a Vostro carico. Esorta infine gli enti competenti di vigilanza sanitaria e turistica in copia conoscenza a prendere immediati provvedimenti nei confronti della struttura, tramite ispezioni e valutazioni sullo stato dei luoghi. Mi auguro vivamente che qualcuno prenda in considerazione questa mia richiesta, altrimenti mi vedrò costretto a richiedere giustizia anche sui media nazionali o tramite le associazioni dei consumatori. La presente ha valore di messa in mora ai fini legali. Distinti saluti
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