Reclamo N° 123148
Jessica
06 Ottobre 2018
Buongiorno,
circa tre mesi fa ho ricevuto un’ingiunzione di pagamento da parte del Comune di Milano perché nel 2015 avrei pagato una multa con un importo inferiore rispetto al dovuto. I fatti si sono svolti nel seguente modo:
- In data 10/04/2015 una raccomandata a mio nome viene recapitata all’indirizzo dei miei genitori. Mia madre firma la cartolina di notifica del ritiro della raccomandata;
- Il giorno seguente, 11/04/2015, provvedo personalmente a pagare tramite home banking l’importo dovuto di € 41,00;
- Il 19/06/2018 viene recapitata al mio indirizzo di residenza un’ingiunzione di pagamento di € 101,00 in quanto nel 2015, secondo quanto sostiene il Comune di Milano, avrei dovuto pagare la somma di € 42,70 anziché la somma da me effettivamente pagata di € 41,00. Essendo ormai trascorsi 3 anni, e considerando i 41 euro da me pagati nel 2015 come acconto per la presente ingiunzione, l’importo totale ancora da corrispondere risulta essere 101,00 euro.
Informo che il bollettino allegato alla multa del 2015 era un modello 896, ovvero (come confermato peraltro anche dal direttore delle Poste del mio Comune di residenza) un bollettino premarcato in ogni sua parte, compresa la sezione con l’importo da corrispondere. Per tale motivo, in virtù della possibilità di autotutela, mi sono recata presso l’Ufficio Procedure Sanzionatorie della Polizia Locale di Milano, senza tuttavia ottenere alcun risultato se non la conferma del debito di €101,00 ancora da saldare.
Mi sono infine informata sulla procedura di ricorso presso il Giudice di Pace. Trattandosi però di ingiunzione e non più di semplice contestazione di una multa, tale ricorso avrebbe comportato un costo di quasi 100 euro, oltre ad eventuali marche da bollo. Ritenendo che il ricorso non mi avrebbe dato alcuna garanzia di vittoria e che avrebbe anche potuto essere soltanto una spesa maggiore rispetto al pagamento dell’ingiunzione, in data 18/07/2018 ho provveduto al saldo dei 101 euro dovuti.
Mi rivolgo a voi perché ritengo di essere stata vittima di un comportamento scorretto da parte del Comune di Milano, infatti:
1) A causa di un errore imputabile al Comune di Milano nel comunicare il corretto importo da corrispondere, ora è la sottoscritta a pagarne le conseguenze;
2) Nonostante l’eventuale differenza non pagata nel 2015 sia di soli € 1,70, a causa di un ritardo di 3 anni non imputabile al cittadino, ora l’importo che mi si contesta con tutte le more e le aggravanti dovute al trascorrere dei mesi, è di ben € 101,00!
Grazie per l’attenzione. Certa di un Vostro riscontro, porgo distinti saluti,
Jessica Cataldi
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