Alberto
28 Luglio 2024
A Novembre 2023 mi recavo presso "Roma 6 La Post@ Nazionale", rivenditore autorizzato TIM, per sottoscrivere un contratto avendo visto il volantino esposto con la seguente offerta:
- TIM WIFI POWER SMART FIBRA (CASA) + TIM UNICA POWER (MOBILE)
L'offerta era in bundle, sottoscrivendo la linea per casa al costo (finito) di 25,90€, avrei avuto anche una SIM MOBILE al costo di 4,99€, costi mensili.
Per un canone mensile di 30,89€.
Inoltre, c'era la possibilità, datami dal rivenditore, di sottoscrivere questa offerta usufruendo di una speciale promozione per la quale non avrei nemmeno pagato i 5€ mensili relativi al modem, rimando quindi nei 30,89€ stabiliti e garantiti, grazie alla promo "porta un amico".
Accetto e sottoscrivo l'offerta che entra in vigore il 21/11/2023, a distanza di circa 15 giorni dalla sottoscrizione.
Tralasciando i tecnici che mi sono venuti a casa, che tra una bestemmia e l'altra hanno lasciato spazzatura in casa e fuori il pianerottolo, già dalle prime fatture, mi ritrovo addebiti non pattuiti, come:
- rata addebito modem 5€
- copia cartacea fattura 3.90€
- nella fattura di febbraio 2024 mi hanno addebitato una ricarica su offerta mobile di 5€ ulteriori così a caso
La rata addebito modem non sarebbe dovuta esserci visto che in sede di sottoscrizione di offerta non era prevista, così come la ricezione della fattura cartacea che non è stata richiesta.
Chiamo l'assistenza clienti e dopo aver spiegato l'accaduto (con difficoltà, visto che l'operatrice telefonica non era italiana), vengo rassicurato che sarei stato rimborsato e avrebbero corretto la situazione.
Mi viene consigliato di chiamare un altro numero inerente al reparto mobile, cosa che faccio e dopo aver parlato anche con loro mi viene anche da loro data assicurazione di rimborso.
Rimborso mai avvenuto.
Non solo, ma ho continuato a ricevere fatture maggiorate di 5€ inerenti alla rata del modem, mentre la fattura cartacea hanno smesso di inviarmela.
Allora decido di recarmi presso il rivenditore dove avevo sottoscritto l'offerta e lui, davanti a me, chiama l'assistenza clienti TIM che candidamente gli dice che, in fase di attivazione, non gli avevano spuntato la casella per stornare i 5€ inerenti al modem.
Discutono un po' tra loro e alla fine io ho continuato a pagare qualcosa di non dovuto.
Ma vado avanti, invio una prima PEC di lamentela a cui mi viene risposto che secondo loro era tutto corretto.
invio una seconda PEC con più riferimenti e spiegando più nel dettaglio la vicenda e anche questa mi viene rimbalzata dicendo che era tutto corretto.
A questo punto, in data 26 giugno 2024, invio una PEC per dare disdetta, alla quale non ho ricevuto risposta.
In data 10 luglio 2024 invio una seconda PEC per sollecitare la chiusura del contratto e ricevere un riscontro, anche in questo caso nessuna risposta.
Dopo una decina di giorni vengo contattato telefonicamente da un'operatrice, credo perché hanno visto che ho disabilitato la domiciliazione delle fatture, poiché non avendo ricevuto risposta per la disattivazione stavo continuando a maturare giorni di servizio e quindi un prolungamento della fatturazione. Come si sbrigano quando vedono che non vuoi pagare eh?
Ad ogni modo riferisco anche a lei l'accaduto, la signora mi minaccia di azioni legali e la telefonata prosegue più o meno con me che chiedo di staccare subito tutto e chiudere la situazione e lei che continuava a non farmi parlare cercando di confondermi.
Quando la signora si è resa conto che ero molto fermo sulla mia posizione ed un'azione legale nei miei confronti non ha fatto altro che strapparmi una risata, mi ha comunicato che avrebbe dato via subito alla procedura di disattivazione e che mi avrebbero addebitato dei costi di chiusura, anch'essi non previsti dall'offerta che avevo sottoscritto, in quanto garantitomi dal rivenditore che avrei potuto dare disdetta in qualsiasi momento senza costi.
Ora, costi o non costi, dopo 10 giorni non ho ricevuto nessuna indicazione in merito, il mese di preavviso dalla disdetta è scaduto ed io continuo ad avere la linea attiva.
Tra l'altro a breve cambierò casa e dovrò comunque staccare tutto per favorire l'ingresso dei nuovi inquilini, anche in questo caso si inventeranno addebiti perché ho proceduto autonomamente a staccare tutto?
La situazione è incresciosa, lo è stata dall'inizio alla fine.
Come consigliate di procedere?
Grazie e buon lavoro!