Reclamo N° 327564

Buongiorno, di seguito espongo la situazione in cui mi trovo infelicemente coinvolto a causa di quello che potrebbe configurarsi come una truffa ai miei danni da parte di Vodafone tramite i suoi promoter. In data 7 gennaio 2023 sono stato contattato telefonicamente da una promoter per aderire alla promozione internet casa. L'offerta prometteva prestazioni nettamente superiori a quelle in essere, assicurando l'effettiva velocità di navigazione ad almeno 100 mega. La promoter dichiarava che dopo il periodo di prova, della durata di 14 giorni, in caso fossi soddisfatto delle prestazioni del servizio, avrei abbandonato il vecchio gestore per passare a Vodafone. Il giorno 19 gennaio 2023, senza nessun preavviso e contrariamente a quanto definito telefonicamente, è stata attivata la linea Vodafone, con relativa disdetta al mio precedente gestore Fastweb. In conseguenza di ciò, improvvisamente mi sono trovato sprovvisto di linea telefonica, dovendo installare personalmente il modem ricevuto tramite corriere, presso il mio domicilio, al contrario di quanto assicuratomi dalla promoter, che garantiva l'intervento di un tecnico per l'installazione. Reputo questa la prima mancanza di professionalità da parte di Vodafone, tale da consentirmi di procedere subitamente ad una risoluzione del contratto per inadempienza e mancato rispetto delle condizioni pattuite. Nonostante ciò, ho acconsentito ad aderire al periodo di prova, ma la velocità della linea è risultata essere fin dal principio quella già garantitami da Fastweb, lontanissima dai 100 mega assicuratami. In data 31 gennaio 2023, dodicesimo giorno dall'attivazione, ampiamente entro il limite dei 14 giorni previsti dalla legge, decido di esercitare il diritto di recesso e contatto telefonicamente il servizio clienti al numero 800100195. Alla telefonista manifesto la volontà di recedere dal contratto per le ragioni di cui sopra e chiedo se fosse necessario compiere ulteriori passaggi per assicurarmi del recesso, ma ricevo risposta negativa. Subito dopo ricevo un sms contenente le istruzioni per la restituzione del modem. Lo stesso giorno ricevo tramite posta elettronica una prima fattura di 7,36 euro per il periodo dal 10 al 23 gennaio 2023, nonostante il reale ed effettivo periodo di prova fosse iniziato in data 19 gennaio 2023. Non comprendo per quale ragione mi sia stato fatturato il periodo compreso dal 10 al 19 gennaio, in cui la linea non era ancora attiva. Trattandosi di una cifra minima decido comunque di pagarla, pur avendomi fornito un servizio scadente per pochi giorni. Il 5 aprile 2023 ricevo via email una fattura di 110,29 euro in cui mi viene addebitata, oltre ad un presunto contributo per la cessazione del contratto (non dovuto in quanto il recesso è avvenuto entro i 14 giorni), la mancata restituzione del modem, avvenuta nei tempi e nei modi previsti, in data 15 febbraio 2023. Perdo così ulteriore tempo a dimostrare con ricevuta del corriere la restituzione del modem, tramite email. Il giorno 28 aprile 2023 ricevo una email contenente una nota di credito che corregge la fattura precedente stornandomi l'addebito del modem. Il giorno 31 maggio 2023 ricevo un'ulteriore fattura di 10 euro per il periodo 24 marzo 2023-23 maggio 2023, giustificata come ennesimo contributo di recesso. Il giorno 7 giugno 2023 ricevo un'altra fattura, da 90,04 euro, sempre indicata come contributo di recesso. Il 10 aprile 2024, dopo più di un anno ricevo una raccomandata da parte della società Parr Credit dove mi si chiede di pagare un importo di 163,28 euro, entro 15 giorni dalla data di ricezione, per gli stessi motivi con aggiunta di interessi maturati. Il giorno 11 aprile 2024 ho inviato una mail (PEC) al servizio clienti Vodafone e alla società Parr Credit nella quale spiego nel dettaglio tutto quanto accaduto e che di conseguenza non ritengo di dover pagare nulla e che, nel caso ricevessi altri solleciti di pagamento, mi sarei rivolto ad un avvocato per una causa legale nei loro confronti. Ad oggi, 25 aprile 2024, non ho ricevuto risposta né da Vodafone né da Parr Credit. Preciso che non ho pagato nessuna delle fatture inviatemi tranne la prima di 7,36 euro. Ad oggi come devo comportarmi? Roberto