#COSEDANONCREDERE – le riflessioni del giorno dopo

Andrea Fiorentini
24 Maggio 2013
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Comunicato stampa dell’Unione Nazionale Consumatori

Il giorno dopo "Cose da non credere" Massimiliano Dona commenta l’evento organizzato dall’Unione Nazionale Consumatori e dedicato alla consapevolezza dei consumatori.


Roma, 24 maggio 2013 – "Cose da non credere" è stato (e sarà) la dimostrazione che si può anche credere poco alla volta, strada facendo, ma continuando a viaggiare comunque, pur senza avere una chiara idea del percorso, ma sapendo il punto dove si vuole arrivare". Con queste parole Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori, ha chiuso "Cose da non credere", l’evento dedicato alla consapevolezza dei consumatori che si è svolto ieri sera a Roma a villa Miani.

"Non sarebbe bastato un convegno tradizionale per raccontare gli equivoci e i luoghi comuni del mercato -commenta Dona (segui @massidona su Twitter)- per questo abbiamo pensato ad un evento ‘corale’ con tanti protagonisti che, accettando di far parte di questo ambizioso progetto, hanno contribuito al suo stesso successo. A discutere delle ‘cose da non credere’, infatti, sono state non solo tutte le autorevoli personalità che sono salite sul palco (Giovanni Pitruzzella-Presidente dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato; Paolo Barilla-Presidente di Aidepi; Giovanni Cobolli Gigli-Presidente di Federdistribuzione; Luigi Cremonini-Presidente di Assocarni; Gianni Riotta-editorialista de ‘La Stampa’; Paola Saluzzi-giornalista di ‘Skytg24 Pomeriggio’; Myrta Merlino-giornalista di ‘L’aria che tira’ La7; Eleonora Daniele-giornalista di ‘Linea Verde’ Raiuno e Giovanni Floris– giornalista di ‘Ballarò’), ma anche coloro che hanno accettato di lavorare ai tavoli (dedicati al web, al food e all’energia) che hanno preceduto la plenaria; nei prossimi giorni la discussione proseguirà sul sito dell’evento www.cosedanoncredere.it".

"Dopo aver tentato di sgombrare il campo dalle ‘cose da non credere’ -conclude Massimiliano Dona- sono rimaste quelle in cui credere: questo era il nostro obiettivo, nella speranza che sia un punto di partenza per una nuova stagione di dialogo tra consumatori, imprese ed istituzioni".

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