TELEFONIA: fatturazione a 28 gg, entro il 31 dicembre i rimborsi

Redazione UNC
3 Luglio 2018
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Comunicato stampa Unione Nazionale Consumatori Vittoria dei consumatori! Finalmente arrivano i rimborsi. Lo ha deciso oggi l’Autorità delle Comunicazioni Roma, 3 luglio 2018 – Vittoria! L’Autorità delle Comunicazioni ha deciso che entro il 31 dicembre 2018 gli operatori di telefonia TIM, Vodafone, Wind Tre e Fastweb, dovranno restituire in bolletta i giorni illegittimamente erosi agli utenti a seguito della fatturazione a 28 giorni delle offerte di telefonia fissa, anche di tipo convergente (ossia fissa + mobile). “Bene, ottima notizia! Era ora! Basta con i soprusi perpetuati dalle compagnie telefoniche. Coronata da successo la lunga battaglia che abbiamo condotto sulle fatture a 28 giorni” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “Ora nessuno potrà più accampare scuse e finalmente potranno essere rispettati i diritti degli utenti.  Adesso si spera che le compagnie telefoniche non si arrampichino ancora sugli specchi ricorrendo al Tar, che comunque non avrà più motivi per impedire i legittimi rimborsi che i consumatori stanno aspettando oramai dal 23 giugno 2017” conclude Dona. L’Autorità aveva a suo tempo diffidato gli operatori a far venir meno gli effetti dell’illegittima fatturazione a 28 giorni delle bollette emesse successivamente alla data del 23 giugno 2017. Dopo le indicazioni del Tar del Lazio, che chiedeva di contemperare i diritti degli utenti con le esigenze di sostenibilità economico-finanziaria da parte delle aziende, decisione da noi contestata, l’Authority ha individuato ora il nuovo termine entro cui gli operatori dovranno ottemperare a quanto richiesto nei provvedimenti di diffida. Dopo aver audito gli operatori interessati e le associazioni di consumatori (ovviamente noi dell’UNC siamo stati sentiti), l’Autorità ha dunque disposto che, entro il 31 dicembre 2018, TIM, Vodafone, Wind Tre e Fastweb debbano restituire alla clientela, anche in più fatture, i giorni erosi per effetto della violazione dell’obbligo di cadenza di rinnovo delle offerte e della periodicità della fatturazione su base mensile.  Il calcolo dei giorni di servizio che ciascun operatore dovrà riconoscere in fattura ai propri utenti dovrà riguardare il periodo compreso tra il 23 giugno 2017 e la data in cui è stata ripristinata la fatturazione su base mensile. Entro il 31 dicembre 2018, quindi, gli operatori dovranno adempiere alle diffide dell’Autorità attraverso la posticipazione della data di decorrenza della fattura per un numero di giorni pari a quelli illegittimamente erosi (eventualmente spalmati su più fatture).
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