GIOCHI: stop alla pubblictà su giochi e scommesse

Redazione UNC
3 Luglio 2018
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Comunicato stampa Unione Nazionale Consumatori Il Dl dignità prevede il divieto della pubblicità relativa a giochi o scommesse con vincite di denaro. Ora basta anche con gli sportivi in “campo” Roma, 3 luglio 2018 – “Grande vittoria! Arriva il divieto per la pubblicità sul gioco d’azzardo. Siamo il primo Paese in Europa a farlo” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. Il Dl dignità varato ieri dal Governo, infatti, prevede il divieto di “qualsiasi forma di pubblicità, anche indiretta, relativa a giochi o scommesse con vincite di denaro, comunque effettuata e su qualunque mezzo, incluse le manifestazioni sportive, culturali o artistiche, le trasmissioni televisive o radiofoniche, la stampa quotidiana e periodica, le pubblicazioni in genere, le affissioni ed internet“. Lo stop non riguarderà i contratti in essere validi fino al “30 giugno 2019”. “Da anni chiedevamo lo stop alla pubblicità di giochi e scommesse. Il fatto che i giochi siano legali, non vuol dire che debbano essere anche pubblicizzati. Bisogna contrastare il grave fenomeno dell’azzardopatia. Finalmente si risolve il grave conflitto di interessi tra ministero della Salute e ministero dell’Economia, a favore della tutela della salute dei cittadini. Peraltro quegli spot, sempre più invadenti, illudevano le persone sulla possibilità di ottenere facilmente una vincita, ma non è vero che si vince facile” conclude Dona. Il vice-premier Luigi Di Maio ha anche dichiarato di sperare che la stretta sulla pubblicità dei giochi e delle scommesse allontani anche i personaggi famosi da questo tipo di spot. “Giusto! Anche noi lo speriamo! Basta con i campioni dello sport che si prestano a scendere in campo a favore del gioco d’azzardo” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “Non capiscono di essere strumentalizzati. L’obiettivo è quello di presentare il gioco d’azzardo come se fosse una pratica sportiva, in campi da calcio, circondati da folle in visibilio, in modo da normalizzare il fenomeno, dando un’immagine positiva a scommesse, lotterie e gaming” prosegue Dona.
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