SALDI: sconti in calo, i nostri consigli anti-bidone

Redazione UNC
2 Gennaio 2018
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Comunicato stampa Unione Nazionale Consumatori Lo studio sugli sconti praticati: -21,3% per abbigliamento e calzature. Roma, 2 gennaio 2018 – Partono oggi i saldi in Basilicata, domani in Valle d’Aosta e dal 5 gennaio in tutte le altre regioni, salvo la Sicilia dove inizieranno il 6 gennaio. Sconti in leggera discesa per i saldi. E’ questa la previsione dell’Unione Nazionale Consumatori, che ha analizzato i ribassi effettivamente praticati dai commercianti negli ultimi anni secondo le rilevazioni dell’Istat, stimando il trend di quest’anno. Abbigliamento e Calzature registreranno un abbassamento dei prezzi del 21,3%, in leggera diminuzione rispetto allo scorso anno, quando lo sconto fu del 21,7%. Nel dettaglio, il record della convenienza spetta alla voce Indumenti, che con -23,7% registra la riduzione maggiore. L’Abbigliamento, con un abbassamento dei prezzi del 21,3%, si colloca al secondo posto. Sconti inferiori per le calzature, i cui prezzi scendono del 21%. Il calo minore, come sempre, spetta agli accessori (guanti, cravatte, cinture…), con una diminuzione dei prezzi del 12,7%. “Dall’indagine dell’Unione Nazionale Consumatori emerge che prosegue la tendenza dei commercianti, a fronte di una leggera ripresa dei consumi, di ridurre gli sconti praticati” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “I dati Istat ci confermano inoltre che i ribassi solitamente pubblicizzati in vetrina, 70% e 50%, sono gonfiati e ben lontani da quelli effettivi” prosegue Dona. “Insomma, l’abitudine di truccare il prezzo vecchio, così da alzare la percentuale di sconto ed invogliare maggiormente all’acquisto, prosegue. Per questo suggeriamo ai consumatori di guardare sempre al prezzo effettivo da pagare e di non farsi incantare da sconti troppo elevati” conclude Dona. Di seguito i consigli “anti-bidone” dell’Unione Nazionale Consumatori:
  1. Prodotti difettosi. Conservate sempre lo scontrino. Non è vero che i capi in saldo non si possono cambiare. Valgono le regole di sempre. Il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso. Avete due mesi di tempo (non 7 o 8 giorni) per denunciare il difetto del capo e per ottenere la sua sostituzione o riparazione, a vostra scelta. Se il cambio non è possibile, ad esempio perché manca la vostra taglia, avete diritto alla restituzione dei soldi (non ad un buono) o, se preferite, ad una riduzione del prezzo.
  2. No ai fondi di magazzino. Le vendite devono essere realmente di fine stagione: la merce messa in saldo deve essere l’avanzo della stagione che sta finendo, non fondi di magazzino. Come accorgersene? State lontani da quei negozi che avevano i ripiani semivuoti prima dei saldi e che poi si sono magicamente riempiti dei capi più svariati. E’ improbabile che a fine stagione il negozio sia provvisto, per ogni articolo, di tutte le taglie ed i colori.
  3. Confrontate i prezzi. Non fermatevi mai al primo negozio, ma confrontate i prezzi di più esercizi. Eviterete di mangiarvi le mani. A volte basta un giro in più per evitare l’acquisto sbagliato o per trovare prezzi più bassi. Nei giorni che precedono i saldi andate a curiosare nei negozi, segnandovi il prezzo della merce che vi interessa. Potrete così verificare se lo sconto praticato è reale ed andrete a colpo sicuro, evitando inutili code.
  4. Consigli per gli acquisti.
  • Cercate di avere le idee chiare sulle spese da fare prima di entrare in negozio: sarete meno influenzabili dal negoziante e correrete meno il rischio di tornare a casa carichi di capi di abbigliamento, magari anche a buon prezzo, ma dei quali non avevate alcun bisogno e che non userete mai.
  • Valutate la bontà della merce guardando l’etichetta che descrive la composizione del capo d’abbigliamento (fibre naturali o sintetiche, lino o cotone…). Pagare un prezzo alto non implica che sia un prodotto di qualità.
  1. Diffidate degli sconti esagerati. Gli sconti superiori al 50% possono nascondere merce non esattamente nuova, o prezzi vecchi gonfiati. L’abitudine di ritoccare il prezzo vecchio così da alzare la percentuale di sconto ed invogliare maggiormente all’acquisto, è dura a morire. Per questo suggeriamo ai consumatori di guardare sempre al prezzo effettivo da pagare e di non farsi incantare da ribassi troppo elevati.
  2. Servitevi preferibilmente nei negozi di fiducia o acquistate merce della quale conoscete già il prezzo o la qualità, così da poter valutare autonomamente la convenienza dell’acquisto.
  3. Negozi e vetrine. Controllate il prezzo e non acquistate nei negozi che non espongono il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo e la percentuale dello sconto, anche se in alcune regioni non è obbligatorio farlo. Il prezzo deve essere inoltre esposto in modo chiaro e ben leggibile. Controllate che fra la merce in saldo non ce ne sia di nuova a prezzo pieno. La merce in saldo deve essere separata in modo chiaro dalla “nuova”. Diffidate delle vetrine coperte da manifesti che non vi consentono di vedere la merce.
  4. Prova dei capi: non c’è l’obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante. Ma il consiglio è di non acquistare i capi di abbigliamento che possono essere solo ammirati.
  5. Datevi un budget.
  6. Contattateci. Se avete problemi, ricordiamo che gli esperti dell’Unione Nazionale Consumatori sono a disposizione al nostro sportello.
Tabella : sconto praticato nei saldi
Mese Gen – 2018 – Stima
Abbigliamento e calzature -21,3
 Calzature -21,0
Abbigliamento -21,3
Indumenti -23,7
Accessori -12,7
Fonte: UNC su elaborazione dati Istat
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