Truffe assicurative, chiusi quattro siti web abusivi 

Marcella Mastrobuono
10 Marzo 2025
Condividi su

Da quando l’Ivass, l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, esercita il potere di oscuramento dal novembre 2023, ha già chiuso 212 siti coinvolti in truffe assicurative di diverso tipo. 

A marzo l’Ivass ha ordinato di oscurare altri 4 siti che vendevano abusivamente polizze assicurative e ne ha ordinato la chiusura e la cessazione dell’attività di intermediazione. 

I siti oscurati (o che saranno oscurati dai provider il prima possibile) sono: 

I sistemi antifrode 

Dal 2023 sono operativi i nuovi sistemi Ivass per la rilevazione dei sinistri, l’EBDS, Evoluzione Banca Dati Sinistri e l’AIA, il portale dell’Archivio Integrato Antifrode. A quest’ultimo accedono anche le Forze dell’Ordine per la gestione delle segnalazioni su furti d’identità o emissione di contratti assicurativi.  

Nel 2023 le segnalazioni all’AIA sono state 4,3 milioni, in aumento rispetto ai 3,6 milioni di sinistri segnalati nel 2022. 

Ghost broking, la truffa delle assicurazioni fantasma 

I siti che vendono abusivamente assicurazioni, RC auto soprattutto, sono i luoghi da cui partone le truffe: il ghost broking è una delle più diffuse, la truffa delle assicurazioni fantasma

Come funziona? 

Abbiamo pagato la polizza, magari trovata su un sito web che offre prezzi vantaggiosissimi o tramite un annuncio sui social, ma alla prima occasione, la maggior parte delle volte quando ci troviamo coinvolti in un sinistro, scopriamo che la nostra auto non è assicurata.  

Noi siamo sicuri di essere coperti, visto che abbiamo fatto un contratto con l’agenzia assicurativa e abbiamo pagato il premio, ma in realtà il nostro veicolo non è mai stato assicurato e l’agenzia semplicemente non esiste.  

Le offerte sono soprattutto su internet o sui social, difficilmente trovano spazio sui giornali o in televisione e può passare anche molto tempo prima che ci accorgiamo di essere stati truffati. 

Oggi possiamo trovare online tantissime offerte valide, ma una polizza omnicomprensiva ad un prezzo così stracciato da essere fuori mercato può essere il campanello d’allarme di una truffa.   

Come riconoscere un sito di false polizze? 

I siti irregolari appaiono del tutto simili a quelli originali, di cui replicano logo, colori e addirittura i nomi degli intermediari regolarmente iscritti nel Rui, il Registro Unico degli Intermediari Assicurativi.  

Il sito dell’Ivass, l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni, segnala continuamente i siti internet irregolari.   

Ma possiamo fare attenzione ad alcune cose prima di sottoscrivere un contratto. Ecco qualche consiglio per non cadere in trappola: 

  • Prima di sottoscrivere una polizza controlliamo sul sito dell’Ivass se l’impresa è iscritta nell’elenco delle imprese italiane o estere che possono offrire polizze RC auto e se l’intermediario è iscritto nel Registro Unico degli Intermediari assicurativi e riassicurativi (Rui) 
  • Facciamo attenzione al metodo di pagamento. Le polizze regolari si pagano sempre con metodi tracciabili, per quelle false la richiesta è di versare i soldi su una carta prepagata anziché su un conto corrente 
  • Subito dopo aver stipulato il contratto verifichiamo l’esistenza della copertura assicurativa su Il portale dell’automobilista, il servizio offerto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Basta inserire la tipologia di veicolo e la targa per sapere se è coperto da un’assicurazione. 
Condividi su: