Federica
01 Dicembre 2021
Buonagiorno,
Di seguito mail alla quale non ho avuto risposta da parte del venditore.
Buongiorno,
In data 20/11/2021 mi sono recata presso il Temporary store Outlet Bicocca in Corso Europa 18 Milano e ho acquistato il seguente Peuterey:
Nome: Chamolet MX 01 FUR
Modello: PED3620
PARTE: 011181564
Col: 661
Tg. 42
Codice a barre: 05301 180480
Prezzo pagato: 325 Euro.
Il giorno seguente ho indossato il cappotto e la sera mi sono accorta che era scucito all’interno e, in data odierna, mi sono recata presso il negozio sopra menzionato per richiedere di poter effettuare un cambio.
Dapprima la commessa che mi aveva servito in data 20/11 si era gentilmente posta per offrirsi di ripararlo a proprie spese ma non ero soddisfatta di aver speso quella cifra per avere un capo riparato e quindi mi sono offerta di pagare la differenza per avere un altro capo della stessa marca che ormai uso da anni. Un’altra commessa ha anche detto le seguenti parole “sarà stato qualche cliente che ha provato il giubbotto che l’ha rovinato”.
A maggior corredo preciso che sempre la commessa che mi aveva servito il sabato 20/11 si è dimostrata disponibile alla mia richiesta chiedendo informazioni alla collega e mi ha fatto provare il capo che avevo individuato per il cambio.
Successivamente è intervenuta un’altra collega (che non era presente il giorno dell’acquisto) che ha insinuato che dovevo accorgermi da subito che il cappotto da me acquistato il giorno 20/11 era scucito e, in aggiunta, mi ha confermato che non posso cambiarlo in quanto è stato indossato. Ovviamente ho controbattuto affermando che non sono una veggente e che non potevo accorgermi del difetto se non nel momento in cui l’avessi indossato. Preciso che se me ne fossi accorta al momento dell’acquisto, ovviamente non lo avrei comprato.. mi pare abbastanza lapalissiano. Mi sono anche offerta di portarlo a mie spese in tintoria ma non c’è stato verso di trovare un accordo.
Le commesse del negozio hanno affermato inoltre che non è una mia scelta la sostituzione o il cambio, ma una scelta dell’azienda in virtù del fatto che, allo stato attuale, non avrebbero potuto rimettere in commercio un capo che era stato in precedenza indossato (e invece ricucito si??????).
Ai sensi degli articoli 130 e seguenti del Codice del Consumo è una mia scelta chiedere all’esercente se riparare o sostituire il bene difettoso, e non dell’esercente e, in aggiunta, l’esercente è responsabile per due anni del bene venduto a patto che io porti evidenza di quanto accaduto entro due mesi.
Sono pertanto a richiedere formalmente una sostituzione e non una riparazione del bene da me acquistato in quanto, visto che è un bene duraturo, non mi va di indossare un capo riparato. Sottolineo, inoltre, che l’attuale Peuterey che indosso ha 10 anni e non si è MAI scucito e non ha mai avuto difetti.
Allego foto e scontrini.
Ci legge in cc lo Studio Legale che in ossequio al mandato ricevuto procederà a tutelare i miei diritti nelle opportune sedi legali qualora non trovassimo una definizione bonaria della vertenza.
Certa di un vs riscontro, porgo cordiali saluti
