Reclamo N° 114912

Silvia
25 Agosto 2018
Buongiorno, con la presente intendo segnalare la situazione gravosa e spiacevole riscontrata presso la struttura vacanze Europe Garden Village di Silvi Marina (Teramo) in data di arrivo e consegna struttura avvenuta il 18 agosto scorso (fino al 1 settembre prossimo) Il mio nucleo familiare composto da due adulti e due bambini di 9 e 6 anni si è trovato costretto a non poter pernottare e pertanto soggiornare nel periodo e nelle date di prenotazione indicate, trovando con notevoli difficoltà in alta stagione una sistemazione alternativa, in quanto il mobile home consegnato n.67 della struttura, viste le condizioni igienico sanitarie non idonee e non vivibili per una famiglia o persona normale. La struttura in questione era sporca e in cattive condizioni di manutenzione, con odore di muffa alľinterno, con parecchi insetti e con muffa e resina che non permettevano neanche ľapertura delle finestre. Priva e sprovvista di ogni tipo di pentolame o accessori di prima necessità come indicato invece sul loro sito internet www.europegarden.it (unico materiale da cucina disponibile arrugginito o rotto) Inoltre la struttura non era minimamente riconducibile alle foto apposte sul loro sito internet. Come da mail intercorse con la refente struttura Sig.ra Tecla, che mi garantiva come da mia richiesta scritta un mobile home categoria superiore con aria condizionata e dotazioni varie da lei stessa garantite. La posizione della struttura era in un angolo isolato adiacente a piante prive delle dovute precauzioni di disinfestazione di insetti, tant'è che in meno di mezz'ora dalľarrivo il bambino più piccolo era stato punto da insetti e completamente pieno di punture. Adiacente al gazebo esterno, provvisto di tavolo e 4 sedie completamente diverse una dalľaltra e tanto più instabili vi era una bottiglia di vetro di birra rotta, decisamente pericoloso per chiunque campeggi presso il vostro villaggio. Dopo ben tre ore di attesa interminabili, dove la referente Tecla (finito il turno) ci ha lasciati in balia di noi stessi senza che sia stato mandato nessuno a visionare tali condizioni di invivibilità della struttura, condizioni riscontrate anche presso altra struttura adiacente da un altro nucleo familiare che è stato però collocato presso altra abitazione con anche maggiorazione di importi, siamo stati costretti nostro malgrado ad abbandonare la struttura, con arrivo h.14 e ripartenza ben oltre le 18, con ben 7 ore di viaggio alle spalle da Torino. Il gentile collaboratore Michele (a cui è stata lasciata la "patata bollente") ha provato perlomeno a verificare la disponibilità con altra sistemazione, ma essendoci solo a disposizione il monolocale n.222, una volta visionato, si è valutato anche con lo stesso Direttore che non ci fossero le condizioni per vivere 15 giorni in 4 persone in un monolocale di 30 mq. in un unico ambiente e anche qui con un angolo cottura non attrezzato, trattandosi di una formula residence, date anche le mie esigenze e richieste di standard di vacanza, per niente in linea con ľofferta che propone la struttura nella realtà dei fatti. La situazione ha procurato gravi disagi, per un interno nucleo familiare proveniente da Torino, ben 750 km di distanza da casa e con già 450 euro regolarmente versate ben al 30 marzo 2018. Con più riscontri via mail e telefonate intercorse con la struttura per accertarsi che le richieste di standard di vacanza siano state ben evase, capite e rigorosamente messe a disposizione del cliente che aspetta un lungo anno di lavoro per trascorrere 15 giorni rigorosi di ferie tanto attese, deludendo perlopiù i bambini e amareggiando noi adulti. Mi chiedo ancora adesso come sia possibile consegnare una struttura in tali condizioni igieniche. La struttura ha richiesto il saldo prima della consegna e in ingenuità abbiamo provveduto al pagamento bancomat, ma per fortuna, almeno quella non era presente linea per utilizzo pos ed in mio possesso ho due scontrini di euro 965,00 con evidenza di transazione mancato collegamento. In tempi brevi ho fatto richiesta scritta di restituzione della caparra versata mezzo bonifico di euro 450 ben a Marzo 2018. In quanto trattasi di inadempienza della struttura, pubblicità scorretta e di danno causato a nostro carico. Dopo più di una settimana di solleciti e telefonate, presentandomi dai carabinieri per chiarimenti e indicazioni ho ricevuto risposta che non solo non restituiranno la caparra, ma si avvarranno di chiedermi il saldo non avvenuto! Obbligando non solo il mio nucleo familiare a trovare una soluzione alternativa "impossibile" di questo periodo e creando in capo a noi con due bambini a carico una situazione del tutto comprovante dal punto di vista emotivo e pratico, avendo due minori a seguito. Attendo gentile riscontro per come fare e a chi rivolgermi, sicuramente intenzionata ad avvalermi di una tutela legale e del consumatore a questo punto. Se potete darmi indicazioni o contattarmi per chiarimenti se sarei tanto grata. Cordiali Saluti, Silvia Contaldo Rif. 338 2735045
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