Katiuscia
27 Dicembre 2018
Con la presente sottopongo all’attenzione di codesta associazione un grave disservizio delle macchine che emettono biglietti per il treno, collocate in molte stazioni, piccole o grandi che siano.
Sabato 15 dicembre alle 19:22 sono stata costretta ad effettuare un acquisto veloce di biglietto ferroviario presso le apposite macchine collocate nella stazione di Firenze Santa Maria Novella. Non avendo moneta, ho inserito una banconota da 20 €, ho ricevuto il biglietto ma non il dovuto resto di euro16,10. Ho così contestualmente ricevuto uno scontrino che indicava la possibilità di poter avere l‘erogazione del resto presso un’altra macchina self service (“You can withdraw the change by going to another self service and selecting the other services or liquidation missed...”), tramite lettura di QR Code.
Arrivata alla stazione di Empoli, il personale in servizio presso la biglietteria mi ha detto di utilizzare la macchina self service lì presente. Quella macchina, una volta letto il codice dello scontrino, mi invitava a recarmi presso la biglietteria, biglietteria che nel frattempo sra stata chiusa. Ho provato a far leggere, come del resto indicatomi dal sistema, lo scontrino presso le macchine automatiche delle stazioni di Castelfiorentino e di Poggibonsi, dove ho selezionato ALTRI SERVIZI e MANCATO RESTO. In entrambi i casi venivo rimandata ad una bigliettieria che purtroppo non esiste in quei luoghi (anche per questo infatti esistono le macchine automatiche!).
Ho portato il biglietto presso la stazione di Siena, ma il personale in servizio mi ha spiegato che solo delle particolari macchine possono emettere il resto e che questi si trovano soltanto in poche stazioni (Chiusi o Firenze Santa Maria Novella).
Nel frattempo il call center a pagamento delle ferrovie dello Stato mi dava, in due distinte occasioni, indicazioni diverse e comunque sbagliate, senza spiegare né a chi attribuire la gestione delle macchine self service né a chi indirizzare le mie rimostranze.
Nel frattempo ho speso soldi e per usufruire del call center delle ferrovie e per recarmi da una stazione all’altra.
Solo il personale dell’ 800 570 530, numero verde per gli utenti del trasporto regionale presso il quale generalmente segnalo i disagi dei pendolari, mi indicava un indirizzo email cui scrivere: [email protected]
In questo modo ricevevo la seguente risposta:
Gentile Cliente,
la informiamo che le self service di Firenze Smn sono gestite dalla struttura DPLH e le loro ricevute di credito sono riscuotibili solo presso SS DPLH ( Firenze smn, firenze CM, Firenze rifredi, Pisa c.le).
La biglietteria alla quale la preghiamo far riferimento è quella di Firenze Smn, ossia quella che ha il controllo della self che ha emesso lo scontrino.
Cordiali saluti.
Direzione Regionale Toscana
Trenitalia S.p.A.
Divisione Passeggeri Regionale
Direzione Regionale Toscana
Viale Spartaco Lavagnini, 58 - 50129 Firenze
Approfittando poi di una collega che doveva recarsi a Firenze, ho ottenuto il mancato resto facendo leggere quello scontrino da una macchinetta automatica del tipo indicato dalla mail ricevuta.
Resta il fatto che ad oggi il sistema di emissione automatica di biglietti rimane affidato a macchine che recano informazioni vaghe e/o equivoche circa la possibilità di recuperare l’eventuale mancato resto. Non solo, la macchina prevede il percorso per recuperare il credito, ma alla fina reindirizza l‘ utente a recuperare i soldi presso una biglietteria che in realtà o non esiste in loco o non è autorizzata ad erogare il servizio.
Inoltre le macchine non recano nessun recapito utile da contattare in caso di disservizio né indicano l’ente gestore limitandosi a riportare la scritta “Trenitalia”; il personale del call center (ripeto, a pagamento) di Trenitalia non è al corrente della funzionalità delle macchinette.
Mi sembra ce ne sia abbastanza per richiedere almeno un po’ di trasparenza in più.