Angelo fabiano
11 Settembre 2018
Il mio problema riguarda un contratto fatto con un' agenzia immobiliare per la vendita della mia abitazione. Nel mese di luglio mi sono affidato a questa agenzia firmando il mandato fino a febbraio 2019. Ai primi del mese di agosto mi porta un cliente che è interessato alla mia abitazione; dopo la visita fatta al mio immobile, l' immobiliarista si presenta a casa mia lo stesso giorno con un' assegno di euro cinquemila, come caparra data dall' acquirente. Però ci chiede di lasciare libero l' immobile entro il lunedì successivo, ossia ci da una settimana di tempo per fare il trasloco. Subito faccio presente che in una settimana è difficile svuotare un' abitazione, tanto che io abito in una villetta singola, costui mi risponde che non posso rifiutare la proposta di acquisto fattami da questa persona in quanto ho firmato un contratto e se mi rifiuto devo pagare la penale. Non mi è rimasto altro da fare che andarmene e trovare una sistemazione di fortuna. Il lunedì mattino, giorno stabilito di trovarci nell' ufficio dell' agenzai con il notaio per la vendita della casa, mi chiama e mi dice che la controparte ha avuto dei problemi. Da quel momento in poi fino a questi giorni, quindi un mese, si è sempre trovato una scusa dalla parte dell' acquirente, finchè ieri dopo continue insistenze l' immobiliare mi dice che l' altra parte non vuole più acquistare l' immobile. Quindi mi ritrovo buttato fuori da casa mia, dove sono pago un affitto e il prossimo mese non mi resta altro da fare che ritornare nella mia abitazione e fare un altro trasloco. In questo caso ho diritto che mi venga riconosciuto un danno per il trattamento ricevuto?
