Reclamo N° 126395

Carla roberta
25 Ottobre 2018
Il problema riguarda una tentata compravendita immobiliare. Una Agenzia mette in vendita un appartamento in uno stabile antico in un centro storico. L’annuncio immobiliare presente sul sito internet riportava dati tecnici non coerenti con la documentazione fornita in seguito (superficie calpestabile, classe energetica, qualità degli infissi) Essendo l'immobile in una località molto lontana (più di 1000km), ho chiesto a persona di fiducia (non tecnico di strutture) di visionare l'appartamento che essendo appena ristrutturato si presentava bene, come ho potuto constatare dalle fotografie. L'agenzia con frequenti telefonate, mail e messaggi whatsapp ha messo una certa pressione ad accelerare la decisione senza visionare direttamente l'appartamento ed io ho capitolato ed inviato una mail nella quale dichiaravo la mia intenzione di acquistare l'immobile per una certa cifra. Su questa base, l'agenzia mi ha inviato una proposta parzialmente compilata e già firmata per accettazione dal venditore, che poi io ho firmato a mia volta senza accludere alcuna caparra confirmatoria e senza notare che non erano indicate le modalità di pagamento (non mi era stato chiesto se avrei pagato in contanti o acceso un mutuo) nè si dichiarava l'assenza di vizi occulti, servitù, ipoteche, occupazioni, tasse e pagamenti pendenti sotto la responsabilità del venditore (clausola che usualmente è presente nelle proposte di compravendita). Dopo aver firmato la proposta (1 settembre), sono venuta a sapere che la facciata dell'edificio stava estroflettendo con rischio di distacco e ribaltamento sulla strada pubblica, comportando perciò sia un pericolo per terzi, sia problemi strutturali per l'edificio; le crepe precedentemente visibil erano state riempite e sigillate con scaglia e stucco e ri-intonacate per nasconderle. In data 5 sett. ho ricevuto la fattura per la provvigione di agenzia via mail, con indicazioni catastali non corrette (numerazione di foglio e particella invertite) Ho coinvolto un avvocato che ha comunicato via lettera raccomandata che nulla era dovuto (Settembre 2017). Sono seguite un paio di mail da parte dell'avvocato della controparte e anche del venditore e poi le comunicazioni si sono interrotte. Dopo lungo silenzio, ad inizio settembre 2018, l'agenzia tramite avvocato ha inviato una lettera richiedendo il pagamento della commissione di agenzia e proponendo una negoziazione in assenza della quale avrebbero provveduto ad intentare una causa civile. Io ritengo che tutta la vicenda si sia svolta con grandi irregolarità, ed errori da entrambe le parti dovute a fretta/ ingenuità da parte mia ed a molta astuzia/malafede da parte dell'agenzia Cosa consigliate di fare? Pagare una quotaparte della commissione e chiudere la disputa o andare in giudizio? Grazie e cordiali saluti
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