Reclamo N° 217307

Baldassare
29 Novembre 2020
Ho ordinato su sito delle Poste una spedizione Poste delivery international xpress verso il Sud Africa in data 11/11/20 per inviare dei generi alimentari a mio cognato. Al momento dell'ordine ho specificato che si trattava di merce non destinata alla vendita. Ho stampato l'etichetta e compilato la dichiarazione ai fini doganali. Il corriere ha ritirato il pacco senza problemi. Dopo una decina di giorni il pacco mi è stato ritornato con la motivazione che sono state sospese le spedizioni tra privati verso quella nazione. Ho fatto un reclamo sul sito delle poste allegando tutta la documentazione e chiedendo un rimborso delle spese di spedizione, ma mi è stato rifiutato in quanto il servizio è sospeso solo tra privati e nel sito ciò è indicato "chiaramente". Andando a spulciare nel sito dopo mezzora di ricerca e lettura di infinite pagine relative alle limitazioni imposte causa COVID 19 sono arrivato a un pdf che in effetti indica una lista di nazioni verso cui non si può spedire merce senza fattura. Adesso, io capisco che non avendo letto tutte le avvertenze e limitazioni presentate nella homepage ho una certa colpa, però: la spedizione è stata accettata anche se indicato che la merce non è destinata alla vendita, il corriere ha ritirato il pacco anche se io non ho presentato alcuna fattura e il pacco alla fine ha solo girato l'Italia. Quindi mi aspetterei di ricevere almeno un rimborso parziale. Ho speso 170,30 euro per far andare il pacco da Trapani a Varese e ritorno, quando una spedizione nazionale del genere non mi sarebbe costata più di 20 euro. Secondo voi è corretto che Poste Italiane si rifiuti di rimborsarmi totalmente? Si può fare qualcosa di concreto? Grazie per qualsiasi risposta.
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