
Reclamo N° 354863

Alessandro
17 Giugno 2025
il 13/06/2025 ricevo una chiamata dal numero ufficiale di poste italiane ed un certo Luca De Marchi mi spiega che stavo venendo derubato direttamente dal conto da qualche operatore all' interno delle poste, dopodiché mi descrive una serie di operazioni da seguire passo passo tra cui di fare un bonifico di 8300 all' iban IT43S0760114800001041490184 intestato ad un certo Gaetano Ferrante per poter impedire al presunto operatore di rubarmi soldi, fatto il primo bonifico realizzo di essere vittima di frode così nel momento in cui mi chiede di fare un ulteriore bonifico prendo tempo dicendo che sarei andato in un altro ufficio postale ad eseguire l'operazione.
Così vado prima dalla polizia municipale di Alatri che mi dice di contattare la polizia postale, quest' ultima mi dice che non ha modo di fare nulla e quindi decido di chiedere aiuto prima alle poste italiane dove mi hanno consigliato di bloccare la carta e così ho fatto,
poi vado in questura a denunciare l'accaduto sempre rimanendo in chiamata con questo truffatore pensando di dare la possibilità alle forze dell'ordine di rintracciarlo.
Dopo un ora che aspetto lì tenendo la chiamata viva, fingendo di aver raggiunto la posta e di stare in fila per effettuare il versamento, il truffatore si accorge che non mi trovo all'ufficio postale e allora continuando a fingere dico di aver effettuato il pagamento e do un codice di pagamento fittizio, dopo poco mi dice che non gli risulta avvenuto il pagamento allora mi riattacca dicendo di mandargli tramite whatsapp una foto della ricevuta. mi scrive quindi con un altro numero con un'immagine profilo della posta chiaramente contraffatto, mostro anche questa cosa agli ufficiali in divisa che tra l'altro erano li poco distanti a me durante tutta questa fase di un' ora e più.
Mi dicono che non si può fare nulla e nel dubbio mi fanno registrare la chiamata con il microfono del telefono della mia ragazza.
una volta che la chiamata è ormai chiusa arriva un ufficiale che scrive la mia denuncia e mi dà i documenti stampati e firmati.
A quel punto torno alle poste, dove mi fanno compilare un modulo di contestazione addebito, precisando che comunque non sarebbe servito a molto avendo io effettuato un postagiro di persona. dopodichè mi dicono di presentarmi la mattina seguente in presenza del direttore dell'ufficio postale così da poter discutere dell'accaduto. La mattina seguente recatomi alle poste parlo con il direttore il quale dice di non poter fare assolutamente nulla rimarcando la mia unica responsabilità nelle dinamiche di frode con sufficienza e non fornendomi alcun tipo di alternativa per recuperare i soldi persi o per poter denunciare l'accaduto scaricandosi da ogni tipo di responsabilità nonostante abbia specificato tutte le dinamiche dell'accaduto e la capacità di manipolazione del tale "Luca de Marchi". In conclusione sia dai tre enti delle forze dell'ordine da cui mi sono recato e dalle poste stesse sono stato lasciato completamente solo a gestire una situazione psicologicamente provante nella quale mi sono ritrovato a dover risolvere un problema grave mentre ero chiaramente in stato di shock.
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