Reclamo N° 102678
Gianfranco
07 Giugno 2018
all’inizio del 2017 mi trovavo degente al Centro di Riferimento oncologico di Aviano dove rimasi per circa due mesi.
Al 12 gennaio 2017, per poter ottenere l’assistenza della locale A..L.S. ho dovuto abbandonare la residenza di Venezia - dove sono sempre vissuto - e trasferirla in Friuli. La mia prima casa di residenza è diventata così ‘seconda casa’ con tutte le conseguenze relative, Aumento dei canoni come non residente, pagamento di IMU e TASI come un turista (1022 euro).
Avendo dovuto ovviamente delegare la pratica a un conoscente, costui non ha tenuto conto delle incombenze accessorie per cui la Società elettrica ha continuato ad addebitarmi l’importo del canone televisivo per complessivi 72 euro. E’ noto che per le seconde case l’abbonamento TV non va pagato. Ho quindi chiesto il rimborso delle somme a mio vedere indebitamente trattenute.
Ricevo oggi la risposta negativa dall’Agenzia delle Entrate con una motivazione incomprensibile:
“Gli importi versati non superano il totale dovuto (quanto è il totale dovuto per 12 giorni?) a titolo di canone TV nell’anno di imposta oggetto della richiesta di rimborso (il 2017)”.
Dove abito ora il canone è pagato dall’intestatario del contratto elettrico. cosa devo fare? Sono malato ed ho 83 anni non posso imbarcarmi in una controversia che magari richiede spostamenti. Ho una seconda casa ma non ne ho una prima. Dove sono ora sono un ospite.
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