Reclamo N° 170406
Ludovica
25 Novembre 2019
Buongiorno,
Avrei bisogno di consulto e, se possibile, supporto da voi.
Credo di essere stata truffata/raggirata da un dipendente della piattaforma MioDottore.
A fine aprile, consigliatomi dal collega al quale affitto lo studio (sono psicologa), mi chiama e lo ricevo a studio per farmi dare delle informazioni.
Mi dice che per tenermi bloccato il prezzo "vantaggioso" che faceva in quel momento agli affittuari di quello studio, dovevo firmare dei documenti e contratto. Mi disse che nel frattempo potevo pensarci e mi da un appuntamento in sede a fine ottobre per parlarne e, se accettavo, far partire il contratto e creare il mio profilo online.
Io erroneamente, purtroppo, mi sono fidata. a fine maggio però gli dico che non potevo andare all'appuntamento fissato e che ci volevo pensare un altro po'. Così questa persona mi dice di mandargli una mail in cui chiedo di risentirci verso fine giugno.
Non ci eravamo ancora sentiti per rifissare l'appuntamento, che il 21 Giugno, mentre lavoravo, iniziano ad arrivarmi molte chiamate sia da questo Marco Ruffo (persona che mi aveva venduto il prodotto) sia da un altro numero. Al terzo messaggio in cui gli scrivo che non potevo rispondere perchè stavo lavorando, lui mi scrive dicendomi che non mi ero presentata all'appuntamento fissato in sede e la collega (che scopro essere l'altro numero sconosciuto che mi chiamava) mi scrive dicendomi che come da prassi, siccome non mi sono presentata all'appuntamento, hanno fatto partire comunque il contratto. (io tra l'altro non ho mai avuto il contratto in mano perchè lo avrei avuto solo dopo l'incontro e dopo aver accettato. Ho solo due foto inviatemi da Marco Ruffo).
Io così ho chiamato tale Marco Ruffo, arrabbiandomi e lui, probabilmente avendo capito che l'errore era stato il suo di non avermi ricontattata per fissare l'appuntamento, mi disse che mi rimborsava lui i mesi di luglio e agosto e che a inizio settembre, se mandavo una raccomandata alla sede legale di MioDottore in cui dicevo che mi sarei trasferita fuori dall'italia, mi avrebbero bloccato il contratto.
Così feci: lui mi rimborsò con un bonifico i 200 euro dei due mesi ed io mandai la raccomandata.
Da allora (settembre), ho scoperto che tale Marco Ruffo non lavora più per loro (e quindi non potevo contattarlo), che la raccomandata non l'avrei dovuta mandare alla sede legale ma a quella amministrativa e che comunque non è un contratto che si può rescindere.
Io nel frattempo ho bloccato dalla banca i pagamenti ed un amico avvocato ha mandato una pec chiedendo di inviare i contratti originali, ma nessuno ha mai risposto.
A questo punto vorrei sapere se tramite voi posso fare qualcosa, prima di procedere per vie legali.
Grazie della disponibilità,
cordiali saluti
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