Reclamo N° 116476

Aniello
31 Agosto 2018
Buongirno, questa è una storia che ha dell'incredibile. Dove un comandante della polizia municipale di un paese limitrofo ai fatti, crede probabilmente di detenere il potere assoluto. In data 10 giugno 2018 mi reco in automobile all'aeroporto di Caselle Torinese per prelevare un parente che avrebbe dovuto sbarcare per le ore 20:15. Caso vuole che l'aereo faccia ritardo. Io, che ero arrivato in aereoporto alle ore 20:15 circa, avvisato del ritardo faccio una sosta gratuita nel parcheggio di 10 minuti, terminati i quali decido di uscire per evitare di pagare e nell'attesa faccio un giro dell'aeroporto, dato che era praticamente deserto. Quasi mentre esco la mia fidanzata mi avvisa che il parente è arrivato ed è in attesa. Ritornato in zona arrivi, noto che mio cognate è dal lato della corsia preferenziale e per attirare la sua attenzione do un colpetto di clacson mentre mi accingo a fermarmi e l'unica persona presente mi guarda con aria stizzita a bordo strada. Mio cognato attraversa ed io con fare veloce,parliamo di un tempo di 60 secondi, accosto sotto un divieto di sosta con auto in moto per caricare la valigia e farlo salire. La stessa persona stizzita dal clacson , arrecante vestiti civili e giubetto catarifrangente giallo,mentre continua a prendere appunti su un blocco noto come se stesse facendo dei rilievi, mi riprende dicendomi che sono in divieto di fermata, ma io controbatto e faccio notare di essere sotto un divieto di sosta e lui con fare sbruffone mi guarda e mi dice di andare e di non preoccuparmi. Effettivamente sul viale insistono una serie di divieti di fermata ogni 50 metri circa, ma nella zona in cui mi sono fermato vige però sulla stessa linea d'aria di applicazione un divieto di sosta per una piazzola destinata alla polizia municipale (ben riconoscibile anche su google maps). Il giorno 15 giugno mi ritrovo nella cassetta postale un preavviso di multa dove mi si contestava un utilizzo del clacson improprio e un divieto di fermata con grave intralcio della circolazione con impossibilità di contestazione immediata: SI NOTI : AEREOPORTO PRATICAMENTE DESERTO. Il giorno successive mi reco in comando e cerco di spiegare le mie ragioni : il clacson era chiaramente mia colpa ma le condizioni erano di quasi totale desolazione dell'aeroporto, e il divieto di sosta mi induceva in errore posizionato li dove era. Inoltre facevo notare che l'agente non si è identificato dato gli abiti civili ne ha provato a verbalizzarmi in modo diretto.Il comandante dei vigili che si è identificato come l'esecutore della multa ha detto che non avevo scuse e che se volevo potevo contestarla quando sarebbe stata notificata, tanto lui ne andava a discutere migliaia all'anno continuando con lo scudo che se avessi perso ricorso avrei dovuto pagare il doppio. Molto amareggiato vado via dicendo che esistono le leggi ma che il buon senso dovrebbe comunque anticiparle. In ogni caso, da cittadino onesto, e con parziale colpa ammessa pago il preavviso e la chiudo con amarezza. In data 28 agosto 2018 mi vedo recapitare a casa notifica dello stesso verbale. Mi saro' detto "beh ci sarà stato un errore". Apro la mia casella pec, scannerizzo il bollettino del pagamento lo allego alla mail e chiedo cortesemente di rivedere gli atti. Oggi 31 agosto mi vedo rispondere, sempre dal comandante con tanto di pec, che siccome non avevo spedito via mail come CONSIGLIATO nel preavviso copia del bollettino pagato adesso dovro' accollarmi anche il costo notifica verbale di 17 euro poichè a loro non era arrivata notifica per tempo dall'ente esercente. Mi specifica inoltre che nel caso non pagassi I 17 euro l'atto non verrà chiuso. La mia domanda è : un cittadino, che paga una multa eseguita in modo per cosi' dire poco onesto, deve anche accollarsi la spesa di una notifica di atti per un mancato recapito di avvenuto pagamento da parte di poste o chi per esso? Per legge sono dovuto a comunicare l'avvenuto pagamento o semplicemente il timbro postale mi esula da ogni altra spesa non dipendente da me? Devo tutelarmi tramite avvocato? La questione non sono I 17 euro, sia chiaro, ma le modalità! Mio pensiero personale è che, probabilmente certe istituzioni a cui si affidano incarichi che riguardano il controllo del bene cittadino andrebbero riviste profondamente nella formazione e nell'etica. Saluti Nello
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