Reclamo N° 101149
Angelo
28 Maggio 2018
Il mio problema riguarda le bollette dell' acqua ed immondizie. Le Acque Vicentine e la Soraris, la società che si occupa della raccolta dei rifiuti, con sede a Sandrigo (VI) si sono rivolte all' Abaco S.P.A., un' agenzia recupero crediti con sede a Montebelluna (TV) per alcune bollette che secondo loro non ho pagato. Il primo avviso dell' Abaco in cui mi intimava di pagare è datato 02/02/2016 il secondo avviso è lo 01/07/2016 avvio procedura di esecuzione forzata e riguardava sette bollette delle acque vicentine che non avevo pagato: di queste quattro erano state pagate tutte nel 2015, una nel 2016, e le ultime due nel 2017.
Preciso che a suo tempo ossia il 15/03/2016 ore 11:30 ho inviato un fax alle acque vicentine di quelle che avevo fino a quel momento pagato, chiedendo di poter rateizzare quelle che risultavano ancora da pagare. Da quel momento non ho mai avuto una risposta, fino a che non mi è arrivata la prima raccomandata dell' Abaco. In data 25/07/2016 ore 10:56 ho inviato un fax al sig. Loris Targa, colui che ha avviato il procedimento dell' Abaco, le stesse fatture di quelle che avevo inviato alle Acque Vicentine. Nonostante tutto abbia inviato all' Abaco le copie dei bollettini, poco tempo dopo il 13/02/2018 atto di pignoramento conto corrente dello stesso importo ossia 658,36 senza detrarre le bollette che io avevo già pagato e che avevo inviato a questo sig. Targa con il fax ancora nel 2016. Successivamente ho inviato una e-mail a questa persona non si è mai degnato di rispondermi, anzi ha continuato nella procedura di pignoramento del conto. Ho inviato allora una e-mail all' ufficio segreteria e mi ha contattto una certa Pieretti il quale mi ha assicurato, dopo avergli spiegato i fax inviati a suo tempo al sig. Targa, che si sarebbe fatta carico della situazione. Dopo aver inviato tramite e-mail le stesse ricevute che avevo inviato per fax, non l' ho più sentita. In febbraio allora ho inviato una e-mail all' ufficio legale dei pagamenti dei bollettini, si sono dileguati anche loro. Il 20 marzo ho inviato una e-mail all' ufficio legale per sapere il motivo per cui non mi hanno più risposto, il 14 aprile ho inviato gli ultimi due bollettini che avevo pagato, e da allora non si sono fatti più sentire. Venerdì mi chiama una segretaria dell' Abaco e mi fa presente che è in atto il pignoramento del conto corrente e mi chiede nuovamente i 658,36 nonostante tutti i fax e le e-mail dei pagamenti fatti fino a quest' anno. Quello che mi infastidisce è la strafottenza del sig. Targa che nonostante il fax inviati e le e-mail dei pagamenti ha continuato ad andare avanti con la procedura.
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