Reclamo N° 89777

Silvano
08 Marzo 2018
In data 16/02/2017, c/o IPERCOOP di Brindisi, ho sottoscritto una "Proposta di attivazione per le offerte per la linea fissa di TIM". Il FORMATORE SUPERVISOR TIM, era il sig. Emanuele Schirone con codice operatore : ot999546. In data 26/02/2017 mi è pervenuto un SMS sul mio cellulare nel quale veniva riportato: TIM è lieta di informarti che la tua richiesta di attivazione di TIM SMART è stata accettata, per informazioni sullo stato di lavorazione, contatta gratuitamente il servizio clienti linea fissa 187". Pochi giorni dopo, veniva a casa il tecnico incaricato all'allaccio di tale linea. Una volta constatato che NON ERA POSSIBILE l'allaccio alla linea telefonica (per mancanza di segnale sulle linee disponibili), lo stesso tecnico mi informava che avrebbe provveduto a chiedere la sostituzione dei cavi di arrivo a casa mia, in quanto, gli stessi, erano rovinati e non era possibile installare la linea fissa e quindi internet, come previsto nella Proposta di Attivazione. Alla domanda:" io cosa devo fare?" mi fu risposto: " nulla, se cambiano i cavi torno ed installo tutto il necessario, in caso contrario non potro' fare nulla! Dopo circa un mese, con mia amara sorpresa, mi sono visto recapitare una fattura di pagamento di euro 38.31, da parte di TIM. quasi come fosse effettivamente avvenuto l'allaccio alla linea internet a far data dal 23/02/2017 al 31/03/2017. insomma volevano essere pagati, per un servizio internet mai goduto, per totale in'adempienza da parte di TIM. Ho provveduto a fare due reclami al 187 che rispondono al numero 3-23937698163 e 3-23968101079, senza avere nessun esito (ho saputo molto dopo che sono stati classificati come non veritieri). Visto l'insuccesso tramite il 187, ho provveduto a far inviare una P.E.C. dall'avvocato Roberto Rizzo di Oria (BR), alla direzione generale di TIM, pensando così di aver risolto il caso. Niente di più sbagliato. In aprile 2017, mi arriva un'altra fattura di pagamento e subito dopo un Sollecito di Pagamento. A questo punto, in data 29/06/2017, inviavo una R/R alla CO.RE.COM. puglia, con la quale chiedevo un'istanza di conciliazione. La stessa veniva accettata in data 18/07/2017 con protocollo n° 20170050089 e numero pratica 5477/2017. Da tenere presente che, nell'attesa della e-mail di convocazione, da parte di CO.RE.COM., mi sono state recapitate altre 3 (tre) fatture ed un'altro Sollecito di Pagamento oltre ad una R/R di risoluzione contrattuale. La e-mail di convocazione c/o CO.RE.COM. mi è pervenuta in data 09/11/2017 e nella stessa mi si diceva che il Tentativo Di Conciliazione si sarebbe dovuto tenere in data 27/02/2018 alle ore 09.45, in via Paolo lembo n° 40 a BARI. Nel frattempo mi è pervenuta un'altra fattura di pagamento. Il tentativo di conciliazione c/o la CO.RE.COM. ha avuto esito negativo, in quanto nessun accordo è risultato possibile. Ad oggi mi è pervenuta ancora un'altra fattura di pagamento ed una terza richiesta da parte di un istituto recupero crediti, al quale ho cercato per l'ennesima volta di spiegare che io non devo nulla alla TIM, in quanto a casa non ho nessun allaccio telefonico e nessun allaccio internet. Alla luce di quanto descritto, prima di adire le vie legali, vorrei sapere come gestire codesta situazione, (vorrei sapere se ci sono altre strade che si possono percorrere, prima di portare la TIM d'avanti al giudice) la quale, sta diventando onerosa sotto tutti i profili, sia economici, sia temporali, sia psicologici. Grazie anticipatamente per la vostra cortese risposta.
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