Reclamo N° 124459

mi hanno venduto in una tabaccheria di Genova un contributo unificato da euro 118,50 sbagliato e non riesco ad ottenere il giusto rimborso. Mi hanno chiesto se serviva ad uso normale o ad uso per tribunale (che non esiste). Per maggior chiarimenti ho inviato un messaggio telefonico, che ho conservato insieme alla risposta, al mio avvocato il quale ha confermato che serviva per uso in tribunale. In pratica l'addetta della tabaccheria, leggiendo una sigla -TRIB- ha ipotizzato la parola tribunale mentre la sigla significava tributario…. Ho inviato una lettera da parte dell'avvocato ed ho ottenuto una risposta, allego tutto. cosa faccio, vado avanti con ulteriori spese legali o potete intervenire? grazie lettera mio avvocato Spett.le TABACCHERIA N.076 di FABRIZIO TIMOSSI Via Giovanni Torti 6/R 16143 GENOVA GE OGGETTO : CONTRIBUTO UNIFICATO Formulo la presente in nome e per conto del Signor Roberto Trinetti dal quale ho ricevuto formale incarico di agire giudizialmente nei Vostri confronti al fine di ottenere la restituzione dell’importo di € 118,50 dallo stesso a Voi corrisposto per l’acquisto di un contributo unificato da Voi emesso in modo errato. Infatti, martedì 11 settembre alle ore 10,57 circa, il mio assistito ha provveduto all’acquisto di un contributo unificato presso la Vostra Tabaccheria per uso Tribunale. Per non incorrere in errore il Signor Roberto Trinetti ha chiesto conferma al sottoscritto del tipo di contributo unificato da acquistare. Purtroppo, nonostante l’espressa richiesta, avete emesso erroneamente (come peraltro da Voi ammesso) un contributo ad uso Tributario non utilizzabile dal mio assistito. A nulla sono servite le successive rimostranze del Signor Roberto Trinetti in merito alla sostituzione del contributo. In considerazione di quanto sopra Vi invito a ritirare il contributo unificato tributario da Voi erroneamente emesso presso il mio studio sito in Genova, Via Fiasella 10/8, ed a provvedere alla restituzione della somma di € 118,50, entro e non oltre 7 giorni dalla presente, significandoVi che, in difetto, sarò costretto a convenirVi in giudizio per la tutela dei diritti del mio assistito. Distinti saluti Avv. Enrico Toso Loro risposta: Con la presente siamo a ribadire ciò che è affisso all'entrata del negozio, che era già stato comunicato verbalmente al suo cliente sia in farse di vendita che nel successivo incontro: l'acquirente ha l'onere di controllare subito le marche ricevute, in quanto le stesse non possono successivamente essere restituite né rimborsate. Essendo questa la normativa vigente non possiamo accogliere la vostra richiesta…… A parte che è quasi impossibile leggere un contributo unificato in quanto è come un francobollo, fidandomi dell'operato della addetta che ha palesemente sbagliato l'interpretazione che doveva essere di sua competenza, mi sento quantomeno raggirato… In attesa di una Vostra risposta porgo cordiali saluti.