Fiore
21 Settembre 2018
Salve, sono un aspirante insegnante. Quando è uscita la legge che per abilitarsi bisognava avere come requisito, oltre alla doppia laurea, 24 crediti formativi in discipline didattiche pedagogiche antropologiche, mi sono iscritto all'Università Telematica Pegaso per poterli conseguire. Subito dopo la mia iscrizione, un nuovo decreto definiva un tetto massimo di prezzo che le università dovevano rispettare, di € 500, io avevo già pagato € 630 (ho la copia del bonifico), e l'università non ha accettato di restituirmi il denaro extra. Va bene, però non è questo il problema per cui scrivo. Ho fatto i 4 esami previsti, e ho aspettato molti mesi per avere il tanto agognato certificato. Quando finalmente l'Università ha messo a disposizione i certificati, in forma digitale, da scaricare online sul loro sito, la brutta sorpresa: bisogna pagare altri € 50 per poterlo ottenere. Questa richiesta è illecita, perché l'università non rispetta il prezzo stabilito inizialmente nel bando d'iscrizione. La certificazione di questi crediti acquisiti è la parte fondamentale del servizio offerto, non un servizio a parte; a che sarebbe servito fare questi esami senza poi poterlo dimostrare per poter partecipare ai concorsi per i quali servono questi CFU? L'Università giustifica questo importo come "spese di segreteria", ma 1) non c'è nessuna spesa, essendo un semplice file da scaricare tramite internet; 2) anche se ci fossero delle spese, non sarebbero certo così alte! E' solo un modo per spillare altri soldi a clienti che, avendo già pagato e sostenuto esami, non hanno altra scelta, perchè l'univeristà sequestra l'attestato che agli studenti spetta di diritto.
