Reclamo N° 169314

Rosalba
13 Novembre 2019
Sono dipendente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia da più di trent’anni e, a febbraio di quest’anno, ho maturato il diritto di andare in pensione con la “quota 100”. Per la verifica del diritto ho consultato un patronato che purtroppo non è stato in grado di quantificare il mio assegno pensionistico perché il mio estratto conto contributivo, come quello della quasi totalità dei miei colleghi, presenta delle anomalie e quindi, non potendo sapere su quale cifra posso fare affidamento, non posso fare domanda di pensionamento. Proprio a causa di queste anomalie, già dalla fine del 2017, ho fatto diverse richieste di variazione all’INPS inserendo la necessaria documentazione sul sito e, visto che le pratiche risultavano sempre in lavorazione sono andata personalmente a parlare con gli impiegati per tentare di risolvere la situazione. Tutti concordano che la posizione assicurativa deve essere corretta e certificata dall’Ente di appartenenza e tale operazione è propedeutica a qualunque altra azione da parte dell’INPS inclusa quella del calcolo dell’assegno pensionistico. Ho anche scritto alla Direzione del mio Ente che mi ha risposto che stanno da tempo lavorando per risolvere la situazione nel rispetto delle priorità, mi assicurano di aver versato tutti i contributi e attribuiscono la colpa all'INPS. Il dato di fatto è che sistemano la situazione solo a chi ha già fatto la domanda di pensionamento. Questa parossistica situazione si protrae da anni e sta creando a me e ad altri colleghi un notevole danno in quanto ci preclude la possibilità di esercitare un diritto acquisito. Diritto che perderemo nel 2021 o forse anche prima se il Governo dovesse decidere in tal senso.
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