Guido
21 Settembre 2018
Utilizzo normalmente Gmail come client di posta. Qui ho aggregato tutte insieme le mie caselle email, ed ogni giorno le consulto.
Il giorno 19/09/2018 scopro che sulla mia casella di posta LIBERO.it mancano email dal 12/09/2018.
Facendo alcune prove scopro che riesco ad inviare email tramite libero, il che vuol dire che le configurazioni di invio (identiche a quelle di ricezione) sono corrette. Premetto che saranno anni ormai che non cambio le configurazioni e password dei server email.
A quel punto, dando per scontato, ci fosse qualche problema nell'interazione tra gmail e libero.it, vado sul sito https://login.libero.it e provo l'accesso diretto. Nulla: "EMAIL O PASSWORD ERRATI".
Frustrato dal non poter accedere alla mia casella di posta dove ricevo anche documenti importanti (bollette, prenotazioni, etc...), mi gioco la carta del recupero password.
Non avendo mai impostato nè email secondaria nè avendo mai verificato il mio cellulare (non ho mai ricevuto richiesta esplicita da parte loro), vengo contattato dal servizio clienti, il quale mi chiede di inviare un documento d'identità per effettuare un confronto con il proprietario della casella di posta in oggetto.
Purtroppo, non avendo neanche aggiornato i dati personali nel corso del tempo (ho questa casella da almeno 10 anni), questi sono risultato identici. A quel punto mi viene richiesto, come "da policy di sicurezza di ITALIAONLINE" di compilare una 'Dichiarazione sostitutiva di notorietà' e come da istruzioni: "La presente Dichiarazione deve essere presentata con Firma Digitale oppure con firma autenticata da un pubblico ufficiale, un funzionario incaricato dal sindaco, un segretario comunale oppure un notaio o un cancelliere".
Stamattina quindi, dopo aver preso un'ora di permesso dal lavoro, mi reco all'ufficio anagrafe munito della dichiarazione debitamente compilata.
Una volta allo sportello, consegno il modulo all'impiegata, la quale, dopo averlo letto, mi dice che essendoci un riferimento all'art. 47 dpr 445/2000 non c'era bisogno di alcuna firma autenticata da parte di un pubblico ufficiale. Oltre il danno anche la beffa...
Arrivo in ufficio ed invio tutto nella speranza che la situazione si sblocchi presto.
Il risultato è che sono ancora senza la mia casella, ho perso tempo e denaro (ore di permesso ed eventuali more per non aver pagato bollette prima della scadenza).
