Reclamo N° 290472

In data 05.11.2022 avevo inoltrato, tramite pec, un reclamo alla TIM avverso al comportamento tenuto nei miei confronti, senza ottenere finora alcuna risposta. Avevo con loro un abbonamento al servizio linea fissa, ma in data 05.06.2022 cambiavo operatore passando a Vodafone. Il 20.10.2022 mi contattava telefonicamente una persona qualificatasi come Maria25 dll'Ufficio Tecnico TIM, asserendo di aver ricevuto dalla Vodafone l'incarico di aumentare, su mia richiesta, la velocità di collegamento a Internet. Non disse come poteva provvedere tecnicamente, ma mi invitò a ripristinare il contratto con la TIM, garantendomi che avrei ottenuto una velocità massima di 200 Mps invece che 100 e una linea dedicata. Trovai interessante la proposta e aderii in buona fede. Mi sottopose allora e molto velocemente a una serie di quesiti ai quali risposi affermativamente. Ammesso e concesso che avessi sottoscritto verbalmente un "contratto", chiedevo copia di esso per verificare se conteneva quanto promesso; analogamente chiedevo copia del primo "contratto" per verificare quanto segue. Da alcuni ricevo fatture nelle quali mi è addebitata prima la quota mensile relativa al modem e poi l'intero valore residuo. Non ho pagato alcunché, ritenendo che, essendo cessata la fornituradel servizio, al massimo mi si poteva chiedere la restituzione del modem con l'indicazione delle modalità, cosa che non è mai avvenuta. Pertanto chiedevo copia di tale "contratto" per comprendere se c'era un mio impegno relativo al modem. Per inciso l'intero costo del modem sarebbe stato di 240 euro + IVA da estinguere con un addebito di 5 euro mensili in fattura; ho verificato su Internet che è offerto a 70-80 euro IVA compresa. Ho anche appreso, telefonando al 187, che la velocità massima di collegamento è nel mio caso di 100 Mps e non 200, come promesso. Vogliate quindi valutare quale azione intraprendere eventualmente con la TIM e darmene comunicazione.