Reclamo N° 169490

Salvatore
14 Novembre 2019
Buonasera, in data 26 novembre 2018 ho stipulato un contratto telefonico con Vodafone per la Fibra a casa e mi è stato recapitato il router nel giro di dieci giorni. Il servizio mi è stato attivato, dopo oltre un mese, in data 31/12/2018, nonostante io avessi già comunicato la mia volontà di Recedere, o "RIPENSAMENTO", in data 15/12/2018 per via telefonica, ai sensi dell'art 20 del contratto in essere in quel momento, volontà reiterata all'atto della segnalazione di un malfunzionamento che nel frattempo mi aveva privato del collegamento per quattro giorni, fino al 15/01/2019. Inoltre, in data 11/01/2019 sono andato dal precedente gestore per informarli della mia volontà di ripristinare il servizio con loro (stipulando un ulteriore contratto), ripristino che è stato reso possibile solo nel mese di giugno c.a. per "problemi tecnici" palesati dal gestore Vodafone verso il gestore "entrante" Wind-infostrada (nonché precedente gestore), col quale ero stato "tranquillamente" connesso negli anni precedenti. Ora Vodafone, dopo che ho pagato regolarmente tutte le fattura fino al momento rilasciate, è "qui" a chiedere di pagarne una per aver "rescisso" il contratto prima della naturale scadenza biennale. Alle mie rimostranze scritte, inviate per PEC, documentate dagli screenshot degli avvenuti contatti con gli operatori, nei quali si evidenzia la mia volontà di recedere perché avevo chiesto come restituire il modem (non disponendo di registrazioni delle conversazioni) senza contattarmi ha affidato la pratica ad una agenzia di riscossioni i cui operatori mi stanno martoriando di telefonate e mi intimano di pagare, anche "accondiscendendo" a farmi pagare di "meno" rispetto alla pretesa iniziale. Come posso fare per uscire da questa situazione?
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