Reclamo N° 172826

Cristian
18 Dicembre 2019
- Nel giugno/luglio 2012 comprai una chiavetta internet Vodafone per poter utilizzare la rete dati in vacanza. Essendo libero professionista, volli far intestare l’offerta sulla mia P. IVA. In fase di attivazione dell’offerta ricordo che l’operatore disse che la medesima era attivabile solo su persone fisiche, così mi disse che avrebbe annullato la pratica per la scheda intestata alla P.IVA e attivò l’offerta con Codice Fiscale su un'altra scheda. - Ad ottobre/novembre dello stesso anno 2012 feci disdetta telefonica del contratto stipulato. - Da allora e fino a giugno 2019 non ho più ricevuto fatture. - A giugno 2019 ho ricevuto n. 2 fatture cartacee entrambe per importi di 0,00€. Il 2 luglio 2019 ho provveduto a chiamare il Servizio Clienti Vodafone. L'operatore mi comunicò che le due fatture ricevute erano semplicemente per “ricordarmi di avere a disposizione due schede nel caso mi fossero state necessarie” e mi disse che non era necessaria nessuna operazione da parte mia. Mi assicurò che non c’era niente da pagare né allora, né in futuro, (nonostante quanto riportato nell'ultima pagina della fattura: "modifica unilaterale del contratto"... ma quale contratto???). - Al contrario di quanto indicato dall'operatore, da agosto 2019 mi sono state recapitate tramite mail diverse fatture a pagamento di un servizio disattivato nel 2012 e successivamente mai più richiesto sulla scheda intestata sul Codice Fiscale, e altrettante fatture per la scheda intestata sulla P.IVA addirittura mai usata e attivata per errore dall'operatore. - Altre telefonate al Servizio Clienti... - Il 22 settembre 2019 su mia richiesta sono stato contattato dall'Ufficio Amministrativo Vodafone. L’operatore spiegava che c’era evidentemente stato un errore nella fatturazione, che avrebbe provveduto ad annullare ogni servizio in essere a mio nome su entrambe le schede e che nulla era dovuto da parte mia. Aggiunse che avrei ricevuto un rimborso delle fatture già eventualmente saldate (nel mio caso nulla) e fatture a storno di tutto quanto ricevuto precedentemente. - Successivamente altre fatture e altre telefonate al Servizio Clienti con risultati nulli. - Il giorno 23/112019 ho inviato una raccomandata con avviso di ricevimento a Vodafone S.p.A. con oggetto: Invio MODULI DI RECESSO SIM ABBONAMENTO per entrambi i numeri Vodafone. La raccomandata è stata consegnata il 28 Novembre 2019. - Dalla data di ricezione della raccomandata non ho ricevuto alcun tipo di comunicazione formale da parte di Vodafone circa la mia situazione, se non alcuni solleciti di pagamento ricevuti al mio indirizzo mail. - Il 11/12/2019 ricevo via mail comunicazione da parte di una società di recupero crediti (SELECTA CUSTOMER SERVICES S.R.L.) per un insoluto sulla scheda intestata sul Codice Fiscale. - Il 16/12/2019 ho inviato una PEC alla succitata società e a Vodafone con oggetto: Contestazione insoluto nei confronti di Vodafone Italia S.p.A. come da missiva di “SCS S.r.l” del 11 Dicembre 2019 nella quale (allegando anche copia della precedente raccomandata) contestavo l'insoluto. - In data odierna 18/12/2019 vengo contattato telefonicamente dalla SCS srl. L'operatore mi chiede se è mia intenzione saldare l'insoluto, volendo una risposta immediata. Ho risposto che una risposta (scusate la ripetizione) non gliela davo e che avrei contattato un'associazione consumatori per farmi consigliare su come proseguire. Da quello che ho capito, la mia situazione è comune a molti altri fruitori di schede "in abbonamento" ormai dimenticate in qualche cassetto... Vi chiedo come procedere, se saldare gli arretrati (vista anche l'esiguità di quanto mi viene chiesto, circa 30/40€ in totale per entrambe le schede) ed eventualmente chiedere poi un rimborso. Ringraziando, porgo distinti saluti
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