L’alimentazione nelle diverse religioni

Agostino Macrì
24 Febbraio 2016
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Nelle religioni l’alimentazione ha un ruolo di fondamentale importanza ed ognuna di esse indica delle prescrizioni che ogni fedele deve seguire. Nella nostra società sono piuttosto frequenti i casi di riunioni conviviali in cui sono presenti persone di differenti religioni; in queste situazioni si possono creare situazioni di disagio superabili conoscendo il credo religioso dei propri amici e sapendo cosa possono o non possono mangiare. Sembra quindi opportuno segnalare le regole alimentari dettate dalle più importanti religioni. Ebraismo E’ la più antica religione monoteista del mondo occidentale che fondamentalmente ritiene l’uomo vegetariano e consente il consumo soltanto di alcuni alimenti di origine animale e in particolare degli animali ruminanti che hanno lo zoccolo spaccato. E’ quindi consentito mangiare carne (e latte) dei bovini, degli ovini e del capriolo. E’ consentito il consumo dei volatili ed anche dei pesci, ma soltanto quelli con pinne e squame. E’ proibito il consumo di carne dei suini (cinghiale e maiale) e del coniglio. Molto importante è il metodo di macellazione, denominato Kosher, che deve essere rapido, il più possibile indolore e deve assicurare il dissanguamento completo degli animali perché è proibito mangiare il sangue. Anche la cottura deve avvenire nel rispetto di norme e tra queste deve essere evitata la cottura delle carni insieme al latte. Non esistono limitazioni al consumo di alimenti di origine vegetale ed il consumo di bevande alcoliche è consentito. Religione Cristiana Da un punto di vista alimentare sembra essere la più permissiva. Non ci sono alimenti preclusi; esistono però delle norme relative al digiuno e all’astinenza durante la Settimana Santa. Inoltre il venerdi di tutte le settimane di Quaresima è proibito il consumo della carne. Stesso divieto riguarda il mercoledi delle ceneri. Questi divieti si sono andati affievolendo e non sono rispettati anche da molti degli osservanti. Religione Islamica Questa religione proibisce la carne di maiale e suoi derivati (salumi ed insaccati crudi o cotti). E’ consentito il consumo di carne bovina purché la macellazione avvenga con il metodo Halal che deve limitare al massimo la sofferenza degli animali e garantirne il dissanguamento. Sono proibite le bevande che si ottengono dalla fermentazione ((vino, birra, aceto)) E’ anche proibito mangiare pane e dolci prepararti con strutto e contenenti liquori anche in piccola quantità. Durante il mese del Ramadan da due ore prima dell’alba a due ore dopo il tramonto è previsto il digiuno, ad eccezione dei bambini che sono esentati fino alla pubertà. Gli Sciiti ed i Sufi considerano l’alimentazione vegetariana come una regola di vita. Induismo Gli induisti, ritenendo sacra ogni forma di vita animale sono rigorosamente vegetariani. In particolare la mucca è considerata sacra. L’alcol è proibito ai bramini e ai sacerdoti. Durante le vigilie di numerose ricorrenze sacre è previsto il digiuno. Prima di invitare a pranzo o a cena un induista è quindi bene verificare questa evenienza ed eventualmente cambiare giorno il giorno dell’invito. Buddismo Secondo la regola del Buddha essere vegetariani è indispensabile per raggiungere saggezza e compassione. Tuttavia dopo la sua morte i discepoli ammorbidirono questa posizione e i buddisti di oggi non hanno limitazioni particolari. Solo i monaci Zen hanno mantenuto un regime alimentare rigorosamente vegetariano. Se nell’elencare le regole alimentari delle diverse religioni sia stato commesso qualche errore, si prega di volerlo eventualmente segnalare in modo da introdurre le necessarie correzioni.
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